Far East Consortium Ltd (FEC) ha accresciuto la sua operatività in UK giungendo a trattare un portafoglio di sviluppi in corso e hotel del valore di 1,6 miliardi di sterline, facendone uno dei più grandi sviluppatori del Regno Unito. Si veda propertyfundsworld. La società, che è a conduzione familiare e vede le sue origini in Hong Kong, sulla cui borsa è quotata, oltre ad avere uffici in Australia, ha aperto l’operatività nel Regno Unito con l’intenzione di investire in progetti importanti nel Regno Unito. John Connolly, a capo dello sviluppo di FEC in UK ha dichiarato: “Dal momento del nostro ingresso in UK nel 2011, il portafoglio in sviluppo di Far East Consortium è cresciuto in misura considerevole in un periodo di tempo molto rapido. Molte delle società che si occupano di sviluppo in UK cominciano invece di solito con operazioni che non superano le 100/150 unità per poi ingrandirsi col tempo. Siamo soddisfatti quindi di essere coinvolti in operazioni di sviluppo che nei prossimi anni consegneranno al mercato migliaia di nuove abitazioni.” Con sede a Mayfair, London e un ufficio regionale a Manchester, FEC ha in sviluppo 11.536 case e 375 camere d’albergo nella prossima decade. Tra i progetti a venire val la pena ricordare Angel Meadow, uno sviluppo a Manchester da 200 milioni di sterline che vedrà il suo lancio nel prossimo autunno. Le 756 unità fanno parte del progetto di estendere verso nord il centro città (“NOMA neighbourhood”) con un misto di residenziale e commerciale.
Almeno 541 proprietà nei cinque quartieri di New York potrebbero essere sfitti stando ad una analisi condotta attraverso centinaia di chiamate negli ultimi dodici mesi da OneTitle National Guaranty Company. Si veda therealdeal. The New York Post ha riportato che molti di questi immobili si trovano nei sobborghi che la Citizens Budget Commission ha distinto come necessitanti di interventi di affordable housing (case popolari), ma non ha menzionato quale tipo di immobili siano, quanto siano grandi, e, soprattutto, quanti di questi siano utilizzabili come abitazioni. “These are hiding in plain sight,” OneTitle’s Daniel Price di OneTitle ha detto al Post che Brooklyn e il Queens hanno 155 immobili sfitti ciascuno, il Bronx 110, Manhattan 63 e Staten Island 58. In novembre, un report della Municipal Art Society ha dichiarato che 2.700 proprietà, detenute o affittate dalla città erano considerate vacanti. Il comune però aveva espresso tutto il proprio disaccordo. Bisogna tener presente che nel febbraio 2016, il controller Scott Stringer aveva firmato un report nel quale veniva riportato che più di 1.100 lotti vacanti avrebbero potuto essere utilizzati per “affordable housing”. Il comune aveva osservato che il report non era corretto perché 700 delle citate proprietà erano in zone alluvionali quindi non utilizzabili per sviluppi residenziali.