CDP Venture Capital sgr per conto del Green Transition Fund – PNRR, che utilizza risorse stanziate dall’UE tramite l’iniziativa NextGeneration EU e investe sia direttamente nel capitale di startup e scaleup sia indirettamente, sottoscrivendo fondi di venture capital, si è impegnata per un investimento di 20 milioni di euro in Una Terra Venture Capital Fund, il fondo di venture capital a impatto di diritto lussemburghese, focalizzato sulla mitigazione dei cambiamenti climatici e sul ripristino della biodiversità in Europa, attraverso soluzioni di economia circolare, lanciato da Una Terra, operatore di venture capital a impatto con sede a Zurigo, fondato dal ceo Luca Zerbini, che è anche operating advisor per la sostenibilità del colosso Usa del private equity Advent International.
Lo scrive Il Corriere Economia, precisando che il fondo, che punta a raccogliere nel complesso 200 milioni di euro, ha raccolto finora impegni per 25 milioni e che CDP si potrà impegnare per altri 20 milioni, arrivando così a 40 milioni, dopo che Una Terra avrà raggiunto i primi 50 milioni di raccolta, obiettivo del primo closing. Condizione perché CDP investa nel fondo è che questo investa sull’Italia una cifra almeno pari alla sua.
L’annuncio ufficiale della firma dell’accordo di contribuzione con il governo italiano è arrivata lunedì 9 settembre, con una nota diffusa da Una Terra nella quale il fondo comunica contestualmente anche la firma di un analogo accordo, con la Prince Albert II of Monaco Foundation, insieme a Monaco Assets (si veda qui il comunicato stampa). Con la Prince Albert II of Monaco Foundation, peraltro, Una Terra già nell’ottobre 2023 aveva sottoscritto una partnership che include anche un accordo di co-investimento nel settore della circular economy (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Per il Green Transition Fund si tratta del secondo investimento annunciato in fondi, dopo quello in Primo Climate, nuovo fondo di venture capital che investirà in startup early stage attive nel settore climate tech, lanciato da Primo Ventures sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Quanto agli investimenti diretti, il fondo ha partecipato di recente al round da 2 milioni di euro della startup romana Renewcast srl, che ha sviluppato un’applicazione in grado di fare previsioni e breve e medio/lungo termine (cioè da un’ora a 15 giorni) sull’andamento e intensità del vento in prossimità delle singole turbine eoliche (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando a Una Terra, al raggiungimento del target finale di 200 milioni di raccolta potrebbero poi contribuire il Fondo Europeo per gli Investimenti, family office, fondazioni e casse di previdenza italiane.
“C’è molta innovazione in Italia e c’è attenzione all’economia circolare in settori come l’agroalimentare e la moda. C’è spazio per buoni ritorni. Il mercato italiano del venture capital vale 1,2 miliardi, vogliamo investire qui tra i 40 e gli 80 milioni, cioè tra il 20 e il 40% dei 200 che intendiamo raccogliere”, ha detto Zerbini al Corriere Economia, aggiungendo: “Prevediamo di chiudere la prima operazione entro fine anno”.
A oggi il fondo, che collabora con l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano e le università di Cambridge e Copenaghen, ha ha già investito in sei startup, tra cui Grey Parrott e in Another Tomorrow, che hanno anche un aspetto italiano: la prima, inglese con attività anche in Italia, usa l’intelligenza artificiale per separare meglio i rifiuti, riducendo gli scarti; mentre la seconda, con sede a New York, ma con produzione italiana, lavora nella moda sostenibile.
Il fondo punta a un IRR del 25%. “Il nostro impegno si estende nel garantire rendimenti superiori alla media degli investimenti, catalizzando al contempo le industrie a trasformarsi in potenti nuovi ecosistemi, dove la sostenibilità non è solo un concetto, ma una realtà monetizzata”, ha detto ancora Zerbini.
Una Terra può contare sul supporto e sulle opportunità di investimento di EIT Climate-KIC, la più grande comunità europea di accelerazione e innovazione, co-finanziata dall’UE, sulle capacità di co-investimento di fondi come CDP e il ReOcean Fund, sull’esperienza di marketing innovativo per l’accelerazione della crescita di The Shed 28, sulla forza comunicativa di We Don’t Have Time, una piattaforma social con oltre 200 milioni di follower, sui consigli del suo Comitato di Impatto che include membri del Cambridge CISL e della Ellen MacArthur Foundation, sulla competenza in redesign aziendale rigenerativo di Nativa, sulla società di consulenza per il talento Dynamis Group e su programmi educativo sviluppati con università chiave e Ong europee per supportare le aziende del portafoglio. Attraverso la campagna “Stand Up for the Planet”, culminata nel libro recentemente pubblicato dalla Bocconi University Press, che presenta 45 contributi di “donne straordinarie che stanno cambiando il mondo”, Una Terra ha anche coinvolto i principali agenti di cambiamento, per accelerare l’agenda di investimenti con una prospettiva di genere, portando a compimento un altro leva di crescita e redditività sostenibile sottoutilizzata.
Una Terra ha ricevuto il “Premio Fondo Innovativo per il Nostro Futuro” dal World Economic Forum (Uplink) ed è riconosciuta come “Impact Assets IA50 Emerging Impact Manager”. È attivamente impegnata con organizzazioni come il Global Compact delle Nazioni Unite, i Principi per l’Investimento Responsabile supportati dall’ONU (PRI), gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), la Capitals Coalition, la Sustainable Market Initiative (SMI) di Re Carlo III, il World Economic Forum (WEF) e il Klosters Forum (KF).