La compagnia crocieristica fondata da Richard Branson e ribattezzata ieri Virgin Voyages (da Virgin Cruises) ha annunciato sempre ieri a Miami che ha brevissimo siglerà il contratto definitivo per un ordine, superiore a 2 miliardi di dollari, per la costruzione di tre nuove navi da crociera commissionate a Fincantieri (scarica qui il comunicato stampa). Virgin Voyges sin dalla sua fondazione a fine 2014 è partecipata dal private equity Usa Bain Capital.
La lettera d’intenti relativa ai tre ordini risale al giugno 2015 (scarica qui il comunicato stampa), ma l’intero iter si concluderà solo nei prossimi giorni, con la sigla del contratto di finanziamento a supporto delle acquisizioni, che sarà erogato per metà da Unicredit e per l’altra metà da Cdp, con la garanzia di Sace e un contributo in conto interessi (interest make-up agreement) da parte di Simest.
Le tre navi saranno consegnate, rispettivamente, nel 2020, 2021 e 2022 e saranno le tre prime unità della flotta Virgin Cruises. Le navi vanteranno 100 mila tonnellate di stazza lorda e saranno in grado di trasportare 2800 passeggeri con più di 1.150 persone di equipaggio.
Branson e il presidente e ceo di Virgin Voyages, Tom McAlpin (il manager che ha gestito il lancio della Disney Cruise Line) hanno sottolineato che le tre navi saranno le prime unità al mondo a essere dotate del nuovo sistema Climeon Ocean, una tecnologia in grado di trasformare forme di energia di risulta, che altrimenti andrebbe dispersa, in elettricità pulita, con il risultato di ridurre le emissioni di CO2 di 5.400 tonnellate all’anno per ciascuna nave, un volume che, per essere assorbito, richiederebbe l’intervento di 180 mila alberi per 30 anni.