05/02/2013 – A tre anni dallo stop all’ipo a Londra, Merlin Entertainments ci riprova. Come anticpiato ieri da milanofinanza.it, il più grande gruppo europeo dei luna park cui fanno capo, tra l’altro, l’italiana Gardaland, il museo britannico delle cere Madame Tussauds, Legoland e London Eye, la ruota panoramica più alta del mondo (135 metri), in questi giorni è tornato a pensare alla quotazione al London Stock Exchange.
L’obiettivo sarebbe debuttare a fine anno o all’inizio del prossimo, sulla base di una valutazione del gruppo di 3 miliardi di sterline, contro i 2 miliardi ai quali puntavano a inizio 2010 gli azionisti di allora e cioé Blackstone, la famiglia Kristiansen (fondatrice della Lego) e Dubai International Capital.
L’assetto azionario di oggi di Merlin, però, è diverso, perché, una volta archiviata l’ipo per colpa di un mercato particolarmente difficile, che aveva portato alla sospensione di parecchie ipo annunciate, nel luglio del 2010 entrò nel capitale Cvc Capital Partners con il 28%, ne uscì il veicolo di Dubai, mentre la famiglia Kristiansen aumentò la sua quota al 36% e Blackstone scese al 34%, con il resto in mano al management.
Quell’operazione era avvenuta sulla base di una valutazione complessiva del gruppo di 2,25 miliardi di sterline, vale a dire poco meno di dieci volte l’ebitda del 2009, che era stato di 238,6 milioni di sterline (contro 203 milioni nel 2008), grazie a un fatturato di 769 milioni (dai 662 del 2008). L’ingresso di Cvc in Merlin era stato anche l’occasione per rifinanziare l’intero pacchetto di debito del gruppo, ivi compreso quello contratto a fine 2006 per il buyout di Gardaland.
Stefania Peveraro