Moleskine debutterà a Piazza Affari mercoledì 3 aprile con una capitalizzazione di poco meno di 490 milioni di euro. La società, affiancata nell’operazione dall’advisor finanziario Rotschild, ha infatti comunicato giovedì 28 marzo che il prezzo dell’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione è stato fissato a 2,3 euro per azione, cioè a circa metà della forchetta di 2-2,65 euro, che aveva quindi stabilito gli estremi della capitalizzazione a 424 e 561,8 milioni.
Possono comunque essere contenti del risultato i global coordinator e joint bookrunner dell’offerta Mediobanca (anche responsabile del collocamento, sponsor e specialist), Goldman Sachs e Ubs, e il joint lead manager BnpParibas, visto che, nell’ambito dell’intervallo di prezzo proposto, la domanda degli investitori ha superato di circa 3,6 volte il quantitativo delle azioni offerte. In particolare, la domanda istituzionale, alla quale si rivolgeva il 90% dell’offerta, è arrivata per circa un quinto dall’Italia e per un altro quinto ciascuno da Stati Uniti e Regno Unito, ma parecchi ordini sono stati piazzati anche da investitori francesi, mentre il resto è andato in Asia e nel resto del mondo. Preponderante il peso (oltre 80%) dei fondi di investimento che attuano strategie long only, mentre solo una piccola quota è andata a fondi hedge.
L’opvs aveva per oggetto 106,36 milioni di azioni, di cui sino a 12 milioni derivanti da un aumento di capitale e sino a 94,36 milioni messe in vendita dagli azionisti (i fondi Syntegra Capital e Index Ventures, l’imprenditore Francesco Franceschi e il management). Il 10% dell’offerta era riservata agli investitori privati, che secondo quando comunicato il 29 marzo dalla società, hanno avanzato ordini per 13,2 milioni di azioni da parte di 3.228 richiedenti, mentre il restante 90% dell’offerta era riservata agli investitori istituzionali, i quali hanno avanzato ordini per 204,8 milioni di azioni distribuiti tra 108 diverse controparti. Nell’ambito dell’offerta sono state assegnate 116,996 milioni di azioni, compresi i circa 10,6 milioni di azioni relativi all’opzione di over allotment che è stata integralmente concessa e che sarà esercitata entro i prossimi 30 giorni. Ciò significa che, mentre il prossimo 3 aprile, primo giorno di negoziazione nonché data di pagamento delle azioni, Moleskine partirà con un flottante del 50,17%, questo è destinato a salire sopra il 55%, appunto a seguito dell’esercizio ell’opzione.
Si tratta dunque di un ottimo risultato, visto che il gruppo produttore dei noti taccuini, nonostante il periodo per l’Italia non sia certo dei più semplici, è stato valorizzato circa 531 milioni, ovvero 21 volte gli utili per azione e 13,6 volte l’ebitda consolidato e rettificato previsto per il 2013. Questo è stimato intorno ai 40 milioni di euro, ipotizzando una crescita del 20% rispetto ai 33,5 milioni del 2012, a fronte di un fatturato dell’anno scorso di 78 milioni e di un indebitamento finanziario netto di 43,5. Per il prospetto informativo, clicca qui.