Kkr investe 100 milioni in azioni e obbligazioni del Gruppo Argenta, diventando così socio di minoranza accanto a Motion Equity Partners e permettendo alle banche finanziatrici Unicredit e Mediobanca di rientrare dei loro finanziamenti junior, parte del pacchetto erogato nel 2009 in occasione della ricapitalizzazione del gruppo italiano leader nel settore dei distributori automatici di bevande calde e fredde. L’operazione è stata annunciata ieri da Kkr (scarica qui il comunicato).
Più nel dettaglio, Kkr investirà tramire la sua controllata KKR Asset Management, che diventerà così socio di minoranza di Motion, che controlla il gruppo tramite la holding Settembre 2007 spa e che, contestualmente all’ingresso di Kkr nel capitale, investirà a sua volta 10 milioni di euro di nuovo equity, dotando così il gruppo di capitale per la crescita.
Argenta è una delle principali aziende italiane nella distribuzione automatica, con 18 centri operativi sul territorio nazionale, 1.200 dipendenti e 900 veicoli. I distributori automatici Argenta sono situati in 88.000 siti: aziende, uffici, istituti pubblici, università e aree all’aperto come stazioni di servizio, aeroporti e centri commerciali; ogni giorno vengono effettuate circa 2 milioni di consumazioni. Argenta offre distributori automatici per bevande sia calde che fredde e per snack oltre a macchine semiautomatiche a cialde per servire caffè e altre bevande calde.
Nel 2013 Argenta ha registrato un fatturato di circa 200 milioni, in linea con il 2012, quando aveva registrato ricavi per 197,7 milioni di euro e un margine operativo lordo di 37,6 milioni, con un a perdita netta di 10 milioni e un indebitamento netto consolidato di Settembre 2007 di 240,4 milioni (dai 245,8 milioni del 2011).
Argenta ha una storia finanziaria abbastanza travagliata alle spalle. I problemi erano nati da un minore ebitda a consuntivo, sulla base del quale era stata stimata la sostenibilità del debito al servizio del buyout da parte dei fondi ;otion equity Partners (allora Cognetas) e Investitori Associati, che nell’autunno 2007 avevano rilevato il gruppo dal fondo Advent e dall’ex management. Tanto che la marginalità di Argenta nel 2008, pur rilevante (l’ebitda 2008 era di 42 milioni, cioè il 22% dei 183 milioni di fatturato), era stata molto più bassa del previsto (il budget era di 62 milioni, cioè il 34% del fatturato) con la conseguente rottura dei covenant sui 300 milioni di debito senior in capo alla società operativa e sui 70 milioni di mezzanino in capo alla holding. Nel 2009, grazie alla conversione in warrant (sul 23% del capitale della holding) dell’intero finanziamento mezzanino di Hvb e Mediobanca, al rifinanziamento del debito senior (sempre Unicredit e Mediobanca) e all’iniezione di 65 milioni di nuovo capitale da parte di Motion (Investitori si era tirata indietro), Argenta era riuscita a rientrare in carreggiata.