Il Gruppo Sacmi ha ceduto l’intera divisione plastica alla statunitense Kingsbury, multinazionale con più di 120 anni di storia e player globale nei settori automotive, aerospaziale, componentistica elettronica (scarica qui comunicato). Secondo quanto risulta a BeBeez, l’operazione vale circa 50 milioni di euro.
La divisione, che genera un fatturato di circa 100 milioni di euro, comprende tre società. In primo luogo Negri Bossi, delistata da Piazza Affari dallo stesso gruppo Sacmi nel maggio 2009 con un’opa, tra i leader europei nella progettazione di presse per lo stampaggio a iniezione di materie termoplastiche, comprese le controllate NB in Spagna, Francia, Inghilterra, India, Canada e appunto Usa. Bi-Power, ramo d’azienda Sacmi specializzato nella produzione di presse di grandi dimensioni e già fornitore storico delle maggiori case automobilistiche d’Europa come il gruppo Fiat-Chrysler. Infine Roboline-Sytrama di Vignate (Milano), protagonista nel business delle soluzioni robotizzate per il settore Plastics.
A seguito dell’operazione il direttore generale del Gruppo Sacmi, Pietro Cassani, siederà nel nuovo cda del colosso americano. “La mia partecipazione al nuovo cda della Kingsbury-Negri Bossi”, ha spiegato Cassani, “garantirà un forte legame con il gruppo Sacmi che rimane fornitore primario delle presse di grosso tonnellaggio realizzate ad Imola. Il portafoglio attuale, a livello record da quando produciamo ad Imola, ci sta obbligando ad aumentare l’organico dedicato, cosa che facciamo con piacere”.
La transazione è stata assistita da Rothschild e per la parte legale dall’avvocato Bovesi dello studio Bovesi Cartwright Pescatore.