E’ attesa a brevissimo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico firmato dal ministro Federica Guidi lo scorso 24 settembre (scarica qui il testo del Decreto), che vara la nuova versione della misura battezzata Smart&Start, l’incentivo governativo gestito da Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) e introdotto nel marzo 2013 (scarica qui il testo del vecchio Decreto) per supportare la creazione di start up ad alto contenuto tecnologico nel Sud Italia.
Lo ha annunciato ieri Andrea Miccio, reponsabile dell’area finanza d’impresa di Invitalia, intervenuto all’Iban Academy organizzata da Iban, l‘Italian Business Angel network, nella sede milanese dello studio legale e tributario CBA. Miccio ha anche detto che, affinchè la misura diventi operativa, sarà poi necessario attendere la pubblicazione della Circolare esplicativa che il Ministero emanerà successivamente alla pubblicazione del Decreto: tra questi anche i dettagli sulle modalità di accesso e la data di apertura dello sportello di Invitalia che si attende comunque ragionevolmente per metà dicembre.
A differenza della vecchia misura, che era relativa a tutte le start up ad alto conteuto tecnologico, ma soltanto al Mezzogiorno, la nuova versione riguarderà solo le start up innovative (cioé quelle iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese della Camera di Commercio) ma su tutto il territori nazionale e finanzierà progetti di impresa che prevedano spese per investimenti e per la gestione (quindi anche la spesa per dipendenti e collaboratori) compresi tra 100 mila e 1,5 milioni di euro. La dotazione finanziaria per il nuovo strumento è di circa 200 milioni di euro.
I progetti di impresa dovranno avere un forte contenuto tecnologico e innovativo e potranno essere mirati allo sviluppo di prodotti, servizi e soluzioni nel campo dell’economia digitale oppure alla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata. Le nuove agevolazioni prevedono un finanziamento a tasso zero fino a un massimo del 70% del costo del progetto.
Il finanziamento potrà arrivare all’80% se la start up ha una compagine interamente costituita da giovani o donne o se tra i soci è presente un ricercatore che rientra dall’estero. Inoltre, le start up localizzate nel Mezzogiorno e nel territorio del Cratere Sismico Aquilano saranno chiamate a restituire solo l’80% del prestito ricevuto, godendo di fatto di una componente a fondo perduto.
Le domande andranno presentate tutte online al sito www.smartstart.invitalia.it ed è previsto successivamente un colloquio con il team di Invitalia.
Muccio ha ricordato che a poco più di un anno dall’avvio della prima versione di Smart&Start, nel settembre 2013, Invitalia aveva ricevuto 1.114 progetti di investimento. Le richieste di incentivi sono state presentate per circa il 30% da donne e per il 51% da giovani con meno di 36 anni. Il tasso di ammissione è stato del 35% circa, con 353 progetti finanziati, per oltre 63 milioni di investimenti attivati. Tra le iniziative agevolate, primeggiano quelle dedicate al cloud computing, all’e-commerce, alle infrastrutture ICT e alla green economy.