C’è qualche segno di recupero del mercato del real estate in Italia alla fine del primo trimestre dell’anno, dopo un 2023 da dimenticare, affossato dagli alti tassi di interesse che hanno reso difficile il finaniamento delle operazioni, tanto che si sono registrati deal per soli 6-6,6 miliardi di euro, cioé circa la metà di quelli mappati nel 2022. Emerge dai report pubblicati nei giorni scorsi dalle principali società di consulenza immobiliare, che hanno conteggiato transazioni per 1,3-1,9 miliardi di euro, in netta crescita dal primo trimestre dello scorso anno. Un trend di recupero, peraltro, che era già stato evidenziato nell’ultimo trimestre 2023. I dati come al solito differiscono in parte a seconda della fonte, per differenze classificazione nelle tempistiche o nelle tipologie dei deal, ma il dato di tendenza è quello che più conta.
Peraltro BeBeez, che pubblicherà il suo Report Real Estate 2023 e Q1 2024 lunedì prossimo (disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data), ha mappato deal per oltre 8,2 miliardi di euro nel 2023 e per oltre 1,9 miliardi in questo primo trimestre dell’anno. Confermando quindi a maggior ragione che quest’anno le cose vanno meglio.
Più nel dettaglio, CBRE ha calcolato nel trimestre 1,35 miliardi di euro di transazioni, con gli uffici a fare la parte del leone (480 milioni), seguiti da hotel (330 milioni) e asset industriali e logistici (290 milioni), in crescita del 27% dal primo trimestre dello scorso anno (si veda qui il comunicato stampa). Quanto a JLL, ha mappato invece operazioni per un totale di 1,9 miliardi, in aumento di ben l’85% dai primi tre mesi del 2023, anche in questo caso con gli uffici come asset class più rappresentata con 600 milioni di euro di deal, seguita da logistica (300 milioni) e hospitality (280 milioni) (si veda qui il comunicato stampa). Sulla stessa linea, DILS ha mappato operazioni per 1,9 miliardi di euro nei primi tre mesi dell’anno, calcolando un balzo del 98% sui dati dello stesso periodo del 2023, anche in questo caso con gli uffici al primo posto (530 milioni) e poi logistica (295) e hospitality (240), ma va segnalato però che il dato include anche 590 milioni di euro di deal misti, tra i quali si contano datacenter, life healthcare e telco (si veda qui il comunicato stampa).
Il 2023 si era invece chiuso con 6,6 miliardi di euro di transazioni, in calo del 44% dal 2022, secondo CBRE, che evidenziava industriale e logistica come asset class principale con 660 milioni di euro di deal mappati, sebbene in crollo del 40% rispetto al dato del 2022, seguito dagli uffici, con 1,51 miliardi (-8%) e dagli hotel (1,23 miliardi, -74%) (si veda qui il comunicato stampa). Per JLL, il dato 2023 è stato solo di poco più di 6 miliardi di euro (si veda qui il report), con 1,8 miliardi di deal nella logistica (si veda qui il comunicato stampa sul settore), seguiti da hotel e uffici, entrambi con 1,3 miliardi. Una via di mezzo tra i due dati precedenti è quella proposta da DILS, che per l’intero 2023 ha mappato deal di real estate per 6,2 miliardi di euro, sempre con la logistica al primo posto con 1,65 miliardi di operazioni, seguita da uffici (1,13 miliardi) e da hospitality (1,07 miliardi) (si veda qui il comunicato stampa). Stessa cifra di 6,2 miliardi, infine, per Cushman&Wakefield, che evidenzia un enorme recupero di attività nell’ultimo trimestre con ben 3 miliardi di euro di operazioni, e con 1,7 miliardi di euro di deal nella logistica nell’anno, 1,5 miliardi nell’hospitality e 1,1 miliardi negli uffici (si veda qui il report).
Ricordiamo che CBRE aveva calcolato per il 2022 investimenti per 11,7 miliardi di euro dai 10,4 miliardi del 2021. In linea con queste statistiche erano quelle di JLL che aveva mappato operazioni per 11,7 miliardi nel 2022 da poco meno di 10 miliardi del 2021; e quelle di C&W, che aveva mappato deal per 11,6 miliardi dai circa 10 miliardi del 2021. Un po’ più alti erano i numeri di DILS, che aveva mappato deal per 11,9 miliardi dai 9,8 miliardi del 2021. Più conservativi, invece, i calcoli di Kroll Real Estate Advisory Group, che aveva mappato investimenti per 11,3 miliardi nel 2022 (al netto però dell’opa di Evergreen su Coima) dai 9,8 miliardi del 2021.
Partendo da questi numeri di background, tenendo conto del fatto che i tassi di interesse restano però ancora molto alti, BeBeez Magazine traccerà domani, sabato 20 aprile, un quadro di dove andrà il mercato quest’anno, con interviste e approfondimenti.