Si scaldano i motori per la quotazione in Borsa di Banzai spa, il principale operatore nazionale sul mercato italiano dell’e-Commerce e leader nell’editoria verticale online, che punta a sbarcare in primavera a Piazza Affari sul segmento Star, dove il flottante richiesto è almeno il 35% del capitale, La domanda di ammissione a quotazione era stata presentata lo scorso novembre (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata da Paolo Ainio, uno dei pionieri di Internet in Italia (fondatore di Virgilio e di Matrix), e cofondata da Andrea di Camillo (fondatore di Vitaminic, oggi ceo di P101, il venture capital sponsorizzato da Fondo Italiano di Investimento e da Azimut holding), oggi conta oltre 440 tra dipendenti e collaboratori e, con ricavi 2013 pari a 153 milioni di euro (ma erano già arrivati a oltre 120 milioni nei primi nove mesi del 2014), possiede un ampio portafoglio di siti di e-Commerce e media, che comprendono, tra l’altro, ePrice, SaldiPrivati, Giallo Zafferano, PianetaDonna, Studenti, ilPost e Liquida.
I joint global coordinator sono Jefferies International Limited e Banca Profilo spa, con quest’ultima che fa capo al fondo Sator di Matteo Arpe, a sua volta socio di Banzai, al fianco del fondo Principia I gestito da Principia sgr e di vari investitori privati tra i quali anche Stefano Siglienti, consilgiere di P101 e co-fondatore del private equity Vintage Capital, che è stato scelto come advisor finanziario dell’operazione.
Banca Akros spa svolge il ruolo di sponsor per la quotazione, joint lead manager del collocamento e specialista. L’advisor legale della società è Clifford Chance, mentre Cleary Gottlieb Steen & Hamilton agisce in qualità di advisor legale per i membri del consorzio di collocamento.
Banzai ha chiuso i nove mesi 2014 con 120,3 milioni di euro di ricavi (+21% dai 99,5 milioni dei nove mesi 2013), con un ebitda di 1,2 milioni (da 0,2 milioni) e un ebit negativo di 2,8 milioni (da -2,4 milioni), a fronte di un debito finanzario netto di 5,2 milioni (da una posizione finanziaria netta positiva di 4,2 milioni) dopo investimenti per 6,3 milioni (si veda il comunicato stampa).
Nel 2013 Banzai aveva ha registrato 153 milioni di ricavi, 2 milioni di ebitda, un ebit negativo per 5,8 milioni e una perdita di 6,34 milioni. Ma, come anticipato da MF-Milano FInanza lo scorso novembre, quel che è da sottolineare, soprattutto, è che dal 2009 a oggi la società, che conta di chiudere il 2014 con ricavi per 180-190 milioni e un mol superiore ai 5,5 milioni, ha cumulato perdite per 30 milioni.
SI tratta quindi di numeri in netto miglioramento, ma molto sfidanti per un’ipo, che baserà quindi la valutazione della società sui multipli di fatturato prospettico e sul numero di utenti unici che frequentano i siti del gruppo (ormai oltre 18 milioni al giorno, al primo posto fra i player italiani e al quarto posto assoluto dopo Google, Facebook e Microsoft).
L’ipo sarà strutturata come un’offerta globale (offerta di vendita e sottoscrizione), anche se la maggior parte dell’operazione avverrà in aumento di capitale (30-40 milioni) e solo in minima parte tramite la vendita da parte degli oltre 60 soci. Le redini saranno tenute da Ainio (28,01%) e da Sator (28,01%). Tra gli azionisti della prima ora figurano gli editori Pietro Boroli (5,9%) e Marco Drago (2,15%), il finanziere Francesco Micheli (5,65%), Principia sgr (4,36%) e il manager del gruppo De Agostini Lorenzo Pellicioli (1,13%).