L’acqua San Bernardo torna agli italiani. Montecristo srl di Lucca ha infatti firmato nei giorni scorsi un contratto preliminare di acquisto del marchio cuneese che dal 1998 è di proprietà della Sanpellegrino (controllata dalla svizzera Nestlé). L’accordo riguarda anche la cessione dei due stabilimenti di Garessio e di Ormea, dove lavorano in totale 88 addetti, e di tutte le attività legate al marchio San Bernardo. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza.
L’operazione, strutturata dall’advisor Arietti&Partners, è stata annunciata nei giorni scorsi in un incontro tra rappresentanti delle due aziende con gli amministratori del territorio e in un successivo incontro con i sindacati negli uffici di Confindustria di Cuneo, al quale ha partecipato Stefano Agostini, presidente e amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino (si veda qui l’articolo di TargatoCn).
La cessione di San Bernardo si inquadra per Nestlé in un più generale trend di razionalizzazione delle partecipazioni nel settore acque in Europa. Agostini ha precisato che “questa operazione rientra nel percorso strategico di ottimizzazione del portafoglio marchi Sanpellegrino, con l’obiettivo di consolidare la competitività e le performance positive che i marchi del gruppo registrano sul mercato interno e nell’export». Il manager ha sottolineato che “fra le richieste di acquisto ricevute per il business S. Bernardo, Sanpellegrino ha deciso di privilegiare quella pervenuta da parte del gruppo Montecristo, una realtà industriale che ha fornito le necessarie garanzie di continuità e di sviluppo del business”.
Montecristo srl è controllata al 51% dal ceo Antonio Biella, per il 30% dalla famiglia Colombo (tramite Gico srl) e per il 19% da Invest Eurofid spa, la fiduciaria che fa capo a un gruppo di Banche di credito cooperativo toscane (riunite in Cabel holding spa).
Nel 2011 la società ha acquisito il 51% di Fonte Ilaria spa di Lucca (che nel 2013 ha registrato 25,6 milioni di euro di ricavi) e nel 2012 il 51% di Fonti Di Posina spa di Vicenza, proprietaria del marchio Lissa (6,7 milioni di ricavi).
Le famiglie azioniste di Montecristo, che da generazioni operano nel settore delle acque minerali e del beverage, sono oggi a capo di un gruppo che si pone tra i principali produttori di bevande gasate specializzato nelle produzioni private label.