A distanza di oltre tre anni dal primo tentativo, Snai e Cogetech vanno a nozze con l’obiettivo di creare primo polo quotato in Italia dedicato all’entertainment, leader nel mercato delle scommesse e co-leader nel segmento delle gaming machines. Le due società hanno infatti annunciato ieri l’integrazione delle attività di Cogetech con quelle di Snai, attraverso un’operazione di aumento di capitale sociale di Snai che verrà sottoscritto apportando appunto le attività di Cogetech (scarica qui il comunicato stampa).
A fine 2011 era stata annunciato un accordo simile che era stato poi annullato a seguito della sentenza della Corte dei Conti sugli apparecchi da intrattenimento (si veda il comunicato stampa), ma non si era esclusa la possibilità di valutare una possibile integrazione tra i due gruppi, se in futuro ne fossero ricorsi i presupposti necessari.
Entrambe le società sono partecipate da Investindustrial, che controlla Snai insieme a Vei Capital (tramite Global Games spa) e che controlla Cogetech insieme a Orlando Italy (tramite Cogemat, che a sua volta fa capo a OI Games sa e OI Games 2 sa).
A esito dell’effettiva integrazione, gli attuali azionisti di Cogemat deterranno una partecipazione composta da n. 71.602.410 azioni Snai di nuova emissione valorizzate in via indicativa tra 1,81 e 2,02 euro per azione, pari al 38% del capitale di Snai post aumento di capitale, a fronte di una preliminare valorizzazione (cioé equity value del 100% del capitale sociale) del gruppo Cogemat ricompresa in un range tra 130 e 145 milioni.
L’operazione di integrazione, all’avveramento di una serie di condizioni sospensive, potrebbe chiudersi entro settembre 2015. Tra le condizioni in questione , c’è l’ottenimento del nulla-osta da parte della competente autorità antitrust; l’ottenimento degli atti di consenso richiesti dal concedente delle concessioni per la gestione del gioco lecito attualmente in essere e particolarmente da parte di ADM; e l’ottenimento di ogni autorizzazione eventualmente richiesta dai contratti di finanziamento (e dai prestiti obbligazionari) in essere tra Snai e i suoi finanziatori e tra Cogemat/Cogetech e i suoi finanziatori al fine di dare corso al conferimento;
Poco meno di un anno fa gli azionisti di Cogemat avevano dato mandato a Mediobanca e Unicredit per gestire un’asta per la cessione del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). A giugno erano rimasti in corsa Gamenet, società controllata dal fondoTrilantic Capital Partners, guidata in Europa dall’ex Lehman Brothers Vittorio Pignatti Morano; il fondo statunitense Apollo; e la società di scommesse spagnola Cirsa. Tra le altre società che avevano mostrato interesse c’erano anche i fondi Cvc e Blackstone, oltre che Sisal. L’operazione, però, si era arenata in attesa che si definisse la nuova normativa di settore.