IVS group, tra i gruppi leader in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici di bevande calde, fredde e snack, quotato all’Mta di Borsa Italiana, ha chiuso in anticipo martedì 3 novembre il collocamento dei suoi nuovi bond a scadenza 15 novembre 2022 con cedola 4,5%. Il collocamento, curato da Equita sim, si è chiuso il primo giorno di offerta e quindi in anticipo sulla tabella di marcia.
I titoli, emessi per l’importo massimo previsto di 240 milioni di euro, sono stati collocati nella forma di distribuzione diretta sul Mot di Borsa Italiana, una soluzione che ha reso particolarmente comoda la sottoscrizione dei titoli anche da parte degli investitori retail e che è ormai pratica consolidata dei collocamenti Btp Italia da parte del Tesoro ed è stata adottata anche nel caso delle recenti emissioni obbligazionarie corporate di Alerion, Tamburi e Intek.
I proventi dell’emissione saranno utilizzati da IVS Group per rimborsare in anticipo almeno 200 milioni di euro dei 250 milioni di bond high yield già in circolazione. La società potrà infatti esercitare l’opzione call sui bond a partire dal prossimo 1° aprile 2016 a un prezzo di 103,563 centesimi più il rateo interessi (scarica
Quei bond, dedicati esclusivamente agli investitori istituzionali, hanno scadenza 2020 e cedola 7,125%, erano stati emessi per 200 milioni nel marzo 2013 e l’emissione era stata poi ampliata per altri 50 milioni nel marzo 2014 per un rendimento a scadenza del 5,9%, il che aveva ridotto dunque il costo medio ponderato dell’emissione per la società sino a scadenza al di sotto del 7%, un tasso però oggi molto più alto di quello di mercato
IVS Group fattura oltre 300 milioni in Italia, Francia, Spagna e Svizzera, ha un margine operativo lordo che nel 2015 secondo gli analisti sfiorerà i 75 milioni con un utile netto previsto per fine anno di circa 14 milioni.
Il gruppo è sbarcato a Piazza Affari sul segmento Miv nella primavera del 2012 a seguito dell’integrazione (cosiddetta business combination) avvenuta a sua volta inizio 2012 con la Spac Italy 1 Investments sa, precedentemente quotata a Piazza Affari sul segmento Miv, dove aveva raccolto 150 milioni di euro tra gli investitori. Italy 1 Investments era stata fondata da Vito Gamberale, Carlo Mammola, Gianni Revoltella, Roland Berger, Florian Lahmstein e Gero Wendenburg.