Ci sono trattative in corso con un unico soggetto per Versalis, il gruppo chimico controllato da Eni e per il quale Eni sta ragionando sulla cessione di una quota a un partner strategico (si veda altro articolo di BeBeez).
“Ci sono state trattative con diversi soggetti. Ora stiamo trattando solo con uno, ma potrebbero tornare a essere diversi”, ha infatti detto ieri alle agenzie di stampa l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, interpellato a margine della riunione del Consiglio di amministrazione del cane a sei zampe. E, ha aggiunto De Scalzi: “In ogni caso, il tema non è all’ordine del giorno del Cda e non c’è alcun accordo vincolante”. Neanche la quota oggetto della cessione è ancora stata decisa. “Sarà la maggioranza“, ha precisato De Scalzi, “ma quanto non lo so, ancora non si è deciso nulla”. Ma, secondo indiscrezioni, la quota in vendita potrebbe essere il 70% del capitale.
Quanto ai nomi che circolano, quello dato come interlocutore più probabile in questi giorni è il fondo americano SK Capital Partners, mentre un mese fa il pole position sembrava essere Apollo Management, che avrebbe valutato Versalis 5 volte l’ebitda previsto nel 2018 e quindi 1-1,5 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Versalis nel primo semestre 2015 ha registrato un ebit rettificato di 95 milioni da un ebit negativo per 182 milioni nel primo semestre 2014, il primo dato positivo da anni,
Per Versalis Eni ha in mente un piano di investimenti nella chimica verde da 1,2 miliardi in tre anni e proprio questo piano è uno dei punti cruciali che determineranno la scelta del giusto interlocutore nella vendita del gruppo chimico, come ha evidenziato lo stesso Descalzi: “Abbiamo posto dei solidi paletti per la vendita: prima di tutto l’impegno a portare avanti il piano degli investimenti, compresa la chimica green, poi il mantenimento di tutto il perimetro per almeno cinque anni e, infine, che rimanga un’azienda italiana e che il top management rimanga lo stesso”.
E, ha concluso il top manager: “In Versalis abbiamo bruciato 5,8 miliardi di euro dal 2000. Ora vogliamo trovare un investitore: non si tratta di una rottamazione, vogliamo sviluppare la società”. Intanto a Piazza Affari ieri il titolo Eni ha chiuso invariata a 13,76 euro per azione.