La cordata Antin Infrastructures- Icamap-BG Asset Management (Borletti Group) ha messo sul piatto ben 953 milioni di euro e ha conquistato così GS Retail, battendo le offerte degli altri tre gruppi selezionati da Grandi Stazioni per accedere alla fase finale della gara per aggiudicarsi la società di gestione degli spazi commerciali delle principali stazioni ferroviarie italiane (scarica qui il comunicato stampa).
Lo hanno comunicato ieri gli azionisti di Grandi Stazioni, Ferrovie dello Stato ed Eurostazioni (Edizione srl, Vianini lavori, Pirelli e Sncf), dopo l’apertura delle buste alla presenza dell’advisor Rotschild e dell’amministratore delegato di Grandi Stazioni Paolo Gallo, precisando che alla fase finale dell’asta erano arrivati anche il consorzio Altarea-APG-Predica, e i fondi di Lone Star e di Deutsche Asset Management. Il prezzo di 953 milioni è ben più alto delle cifre che circolavano tre mesi fa, all’epoca delle offerte non vincolanti, che si erano collocate tra i 700 e gli 800 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e ben più alto delle offerte pervenute in fase finale dagli altri tre pretendenti: secondo quanto riferisce oggi MF-Milano Finanza, Altarea ha offerto 806,5 milioni, Lone Star 800 milioni e Deutsche Bank 744,5 milioni.
Il processo di cessione di Grandi Stazioni Retail ha avuto inizio lo scorso novembre e ha visto la partecipazione di importanti realtà industriali e finanziarie a livello mondiale; alla prima fase di esame dell’offerta hanno preso parte oltre 60 investitori; 17 raggruppamenti hanno presentato manifestazione d’interesse; nella fase successiva 9 raggruppamenti hanno presentato la loro offerta non vincolante; infine 5 gruppi hanno preso parte alla management presentation e alla data room dopo che ne erano stati selezionati sette (si veda altro articolo di BeBeez e comunicato stampa).
La conclusione della procedura avverrà con l’approvazione da parte dei consigli di amministrazione dei due azionisti, a cui seguiranno il perfezionamento dell’operazione societaria di scissione e il successivo passaggio delle azioni. Gianni Origoni Grippo & Partners e Legance sono stati gli advisor legali dei venditori per l’operazione, lo studio Tremonti e lo studio Foglia e Cisternino sono stati advisor fiscali. Leonardo&Co.-Houlihan Lokey ha affiancato gli acquirenti sul piano finanziario, mentre sul piano legale sono stati supportati da Gatti Pavesi Bianchi, BonelliErede e Cerina.
I primi tre mesi del 2016 hanno registrato un’ulteriore crescita del business di GS Retail e del gruppo Grandi Stazioni. Il primo trimestre si è infatti chiuso con ricavi operativi per 55,4 milioni di euro, con un incremento di oltre 7,0 milioni (+15 %) rispetto allo stesso periodo del 2015. la locazione degli spazi riqualificati ha portato un aumento dei ricavi di oltre il 9 % rispetto allo stesso periodo 2015 passando da 24,4 milioni a 26,7 milioni. Esemplare la stazione di Firenze Santa Maria Novella che dal primo trimestre di quest’anno è “sold out” con il 100% degli spazi commerciali e messi a reddito o affidati, come già accade sostanzialmente nelle stazioni di Roma Termini e Milano Centrale.
Anche l’ebitda consolidato è così salito a 13,6 milioni di euro, con un incremento di oltre 3,3 milioni rispetto al primo trimestre 2015 (+32 %), a fronte però di una posizione finanziaria netta negativa per 198,5 milioni di euro, in aumento rispetto al dato di dicembre 2015, aumento tipico del 1° trimestre dell’anno, con un rapporto PFN/mezzi propri di 1,15volte.
Il bilancio 2015 si era chiuso per Grandi Stazioni con ricavi operativi consolidati per circa 231 milioni di euro, con un incremento di oltre 21 milioni (+10 %) rispetto al 2014, trainati dai ricavi da locazione. Nel 2015 l’apertura di nuovi negozi aveva registrato un significativo incremento, triplicando quelle del 2014, mentre i nuovi metri quadri eranp più che raddoppiati, sempre rispetto al 2014. Nel 2015 sono stati aperti 146 negozi (50 nel 2014), mentre sono stati circa 15.000 i metri quadri messi a reddito, contro i 6.000 del 2014. Al 31 dicembre 2015 i ricavi da locazione consolidati si sono attestati a 107 milioni di euro, in rialzo del 7% rispetto ai 100 milioni di euro registrati nel 2014. Quanto alla redditività, l’ebitda consolidato è risultato in linea con il risultato 2014 a quota 58 milioni di euro, mentre il debito finanziario netto è salito a 187 milioni dai 154 milioni dell’anno prima.