Talent Garden, il network di spazi di co-working fondato da Davide Dattoli, ha chiuso un’aumento di capitale da ben 12 milioni di euro per accrescere la sua rete di spazi coworking e puntare su formazione, eventi e innovazione con le aziende (si veda qui il comunicato stampa).
Che Talent Garden fosse in raccolta per un round di investimento era noto da prima dell’estate, ma si parlava di un obiettivo di “soli” 8-10 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). La cifra dei 12 milioni rappresenta il secondo più rilevante round realizzato a livello europeo nel settore.
A guidare il round di investimento n equity e debito sono stati 500 Startups, il più grande incubatore al mondo basato a San Francisco e diretto da Dave McClure, ed Endeavor Catalyst, sponsorizzato da Reid Hoffman, il fondatore di LinkedIn. In coinvestimento sono intervenuti molti family office italiani, con la regia di Tamburi Investment Partners (TIP), che a sua volta era già azionista e ha partecipato anche a questo nuovo round. Tra questi le famiglie Angelini e Dompé, gli armatori D’amico, gli imprenditori del settore metallurgico della Ferrero a cui si aggiungono i fondatori di Volagratis, MutuiOnLine, Alkemy ed Esprinet.
Sinora la società era controllata da Dattoli al 31,64% e partecipata tra gli altri al 28,08% dal venture incubator Digital Magics (si veda altro articolo di BeBeez), da TIP (al 25%, si veda pag. 17 della presentazione alla Star Conference a Londra dello scorso ottobre) e al 14,38% dalla Finalca di Alfredo Cazzola (ex Mr Motorshow).
Fondato 5 anni fa a Brescia, oggi Talent Garden è il più grande network di coworking d’Europa e oò terzo nel mondo per numero di sedi con 17 campus in 5 Paesi europei, con più 1500 professionisti del digitale che lavorano negli spazi, centinaia di manager provenienti da decine di aziende formati da TAG Innovation School, la scuola dell’innovazione di Talent Garden.
Negli Stati Uniti il coworking continua a essere uno dei settori di maggior interesse e attrae capitali molto importanti: WeWork, società basata a New York, ha raccolto più di 620 milioni di dollari negli ultimi due anni, mentre l’altra società newyorkese del settore, General Assembly, ha raggiunto i 110 milioni di dollari sempre a New York NeueHouse ne ha incassati 25. A San Francisco, altra roccaforte del coworking, RocketSpace ha chiuso un round da 336 milioni e Galvanize uno da 45 milioni.
Ora l’obiettivo di Talent Garden è aprire direttamente una decina di nuovi spazi in Europa entro la fine dell’anno per un totale di 70 mila mq e 8 mila postazioni. Il piano prevede inoltre l’ampliamento della rete di franchising già presente e ulteriori investimenti sia nella TAG Innovation School dedicata ai giovani che vogliono preparasi alle nuove professioni del digitale sia nella formazione per aiutare le aziende nel processo di digital transformation formando manager ed executives con percorsi formativi personalizzati.
Tra le prossime novità c’è l’apertura della seconda sede di TAG Innovation School a Roma, il lancio del nuovo spazio di Torino realizzato in collaborazione con Fondazione Agnelli e nuove sedi internazionali, dop l’apertura avvenuta quest’anno di Talent Garden a Roma prima con Poste Italiane in Viale Mazzini e poi all’interno di Cinecittà, con un campus dedicato alla multimedialità, e dopo l’apertura di Talent Garden Bucarest e dopo il lancio di Supernova, il festival dell’innovazione targato Talent Garden che quest’anno ha superato i 100.000 visitatori tra Brescia e Torino.
La società si appresta a chiudere il 2016 con circa5 milioni di euro di fatturato consolidato e un tasso di crescita del 300% rispetto all’anno precedente. Per il prossimo triennio si prevede un raddoppio anno su anno del fatturato, una crescita dell’organico, del numero di spazi di coworking e dei clienti raggiunti.