Dopo aver raggiunto i 507.500 dollari in ottobre, la mediana dei prezzi delle case a San Diego ha ritracciato il 2,5% in Novembre per raggiungere i 495.000 dollari che è lo stesso livello raggiunto a settembre secondo il rapporto di CoreLogic. Comunque la mediana è al di sopra rispetto ad un anno fa di una percentuale pari al 5,6 (si veda il LosAngeles Times). Il numero delle transazioni effettuate, come d’uso è sceso tra ottobre e novembre ma è maggiore del 25,2% rispetto all’anno scorso raggiungendo le 3.427. Va ricordato però che nel 2015 novembre aveva visto una frenata nelle transazioni dovuta al cambio delle regole federali sui prestiti e dicembre una ripresa maggiore del solito. Quindi è lecito attendersi che quando nel prossimo gennaio saranno resi noti i dati di dicembre, appariranno meno brillanti rispetto al 2015. Norm Miller, che insegna real estate all’università di San Diego ha detto che i numeri di questo mese, sia localmente che a livello nazionale sono stati più grandi del previsto. La sua ipotesi è che ci sia stata una accelerazione negli acquisti a seguito della sensazione diffusa che i tassi siano in salita. Il tasso dei mutui a 30 anni sta in un intorno del 4,4% contro un 3,5% di prima delle elezioni presidenziali. Lo stesso Miller non fa mistero che la sua opinione propenda per un raffreddamento della domanda nel 2017.
Interessante il cambiamento avvenuto nella zona di New York denominate Manhattan Valley compresa tra la 100ma strada west e la 110ma e da Broadway e Central Park. La storia della signora Nicole Anasenes è emblematica e comincia col fatto che quando la prima, nel 2007, volta entrò nell’appartamento al decimo piano che poi sarebbe diventata casa sua fu colpita dalla vista su Central Park (si veda il NewYork Times). “Appena entrata seppi che volevo fosse mia”, ha dichiarato parlando dell’appartamento con due camere e due bagni che comprò per poco più di un milione di dollari per motivi di comodità nel commuting. Oggi la signora Anasenes, 43 anni, è Cfo presso Squarespace, azienda che si occupa di webdesign con uffici nello West Village e grazie alla metropolitana impiega circa 20 minuti tra casa e ufficio. Dal 2007 oltre che il lavoro è cambiato qualcos’altro nella vita della signora che si è sposata col signor Iglesias e ha avuto un figlio. Il marito, casalingo, porta il figlio ogni giorno a Central Park per giocare. Nell’ultima decade ristoranti e negozi hanno aperto nella zona ma l’area ha mantenuto il look del sobborgo. Olga Zoria, broker associate di Halstead Property ha ricordato che la vicinanza con Central Park e Morningside Park, il facile accesso a due line della metropolitana l’abbondanza di nuovi ristoranti sono solo alcune delle attrattive di Manhattan Valley. La zona è cresciuta di popolarità e, insieme al resto dell’Upper West Side ha visto i prezzi aumentare. Poco a sud di Morningside Heights e Harlem, Manhattan Valley ricomprende 22 acri di progetti di public housing, the Frederick Douglass Houses, con 18 immobili, il lungo blocco dell’hostel Hi New York City oltre a 10 blocchi di case di prima categoria che guardano Central Park. Quanto si paga per comprare nella zona? Dei 24 appartamenti in vendita lo scorso 15 dicembre, il più costoso era un appartamento vista parco con tre camere da letto quotato 5,595 milioni di dollari; il meno costoso erano due studio in vendita per 350.000 dollari l’uno. Negli ultimi cinque anni la mediana dei prezzi di vendita è aumentata del 46,8% salendo da 465.000 a 683.000 dollari.