L’assemblea straordinaria di H-Farm ha votato sì alla proposta della consiglio di amministrazione dello scorso marzo (si veda qui il comunicato stampa) di lanciare un‘opa sulle proprie azioni, contestualmente all’esecuzione di un piano di buyback di azioni per un massimo complessivo di 5 milioni di azioni.
L’opa riguarderà 2,5 milioni di azioni, pari al 2,8% del capitale della società e il prezzo d’opa è stato fissato a 0,85 euro per azione, nella parte alta del range di prezzo proposto dal Cda tra 0,7 e 0,9 euro. L’offerta verrà avviata entro la fine di maggio (scarica qui il comunicato stampa). Il titolo ieri ha chiuso al di sotto del prezzo d’opa a 0,811 euro, in calo dell’1,04%.
Si tratta di un’operazione congiunta, mai prima d’ora effettuata su Aim Italia, che punta a regolarizzare l’andamento delle negoziazioni legate a una scarsa liquidità degli scambi e, attraverso la costituzione di un “magazzino titoli”, a concretizzare operazioni straordinarie di m&a nei settori della formazione e dei servizi alle aziende.
La nota dello scorso marzo spiega che a oggi H-Farm possiede azioni proprie per una percentuale pari a circa lo 0,04% del capitale sociale e le persone che agiscono di concerto (ossia i soci pattisti) detengono n. 54.158.748 azioni sindacate, pari a circa il 60,68% del capitale sociale della società. Queste partecipazioni sono soggette a lock-up che scade però il prossimo 26 maggio e comunque cessa di avere efficacia nel caso in cui il trasferimento delle azioni avvenga in adesione a un’offerta pubblica di acquisto.
“Quest’operazione testimonia tutta la fiducia che riponiamo nel nostro business e nelle sue possibilità di crescita grazie alle iniziative che abbiamo avviato e alle sfide che intendiamo intraprendere nell’immediato futuro”, commenta il fondatore e amministratore delegato di H-Farm, Riccardo Donadon, “Crediamo nel valore del nostro titolo, per questo ci interessa acquistarlo. Le operazioni straordinarie che faremo nel prossimo futuro ci consentiranno di anticipare il disegno presentato in sede ipo. Ci focalizzeremo nei due ambiti industriali del nostro modello: la formazione e i servizi alle aziende. Parlo di acquisizioni di nuove scuole, sul territorio nazionale, che inizieranno a scalare il nostro progetto Education in altri luoghi con una dichiarata ambizione internazionale, ma anche di iniziative nell’ambito dei servizi e del software per fare crescere ancora e rapidamente la nostra divisione Industry che quest’anno ha già registrato una crescita significativa di
oltre il 25 per cento”.
Nel 2016 H-Farm ha registrato ricavi (valore della produzione gestionale) per 31,9 milioni in crescita dai 24,8 milioni del 2015, con un ebitda negativo per 3,1 milioni, in peggioramento dal dato negativo per 0,9 milioni del 2015, a seguito del grande investimento effettuato in favore della divisione Education annunciato lo scorso febbraio, che porterà alla costruzione di H-Campus, un polo dell’innovazione in grado di ospitare complessivamente oltre 3 mila persone, tra studenti, giovani startupper, docenti, imprenditori e manager. Il polo sarà inaugurato a settembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il progetto varato dal venture incubator sarà finanziato da un fondo immobiliare di nuova costituzione che sarà gestito da Finint Investments sgr e sottoscritto per il 56% da Cattolica Assicurazioni, per il 40% dal fondo FIA2 Smart housing, Smart working, Education & Innovation gestito da Cdp Investimenti sgr e per il restante 4% da Cà Tron Real Estate (la società dei fondatori di H-Farm).