Eatable Adventures, uno dei principali acceleratori di aziende e investitori in venture capital (da fine 2021) a livello mondiale nel settore foodtech, ha annunciato il lancio di Europe Foodtech Acceleration Fund I, un fondo di investimento con target di raccolta 30 milioni di euro da investire in progetti tecnologici in fase seed per il settore agroalimentare in Europa. (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo, che ha già siglato il primo closing della raccolta, supporta oggi due programmi di accelerazione: lo Spain Foodtech in Spagna, attraverso un programma sviluppato in collaborazione con ICEX Spain Export and Investments e CNTA; e il FoodSeed in Italia.
Quest’ultimo, parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP, è stato lanciato nel marzo 2023 con una dotazione di oltre 15 milioni di euro, di cui 12 milioni stanziati da CDP Venture Capital sgr, Fondazione Cariverona e UniCredit, e 3,24 milioni stanziati appunto da Eatable Adventures, che gestisce operativamente il programma, che conta inoltre sul contributo dei corporate partner Amadori, Cattolica Business Unit di Generali Italia, Axxelera e Veronafiere e del partner scientifico Università degli Studi di Verona (si veda altro articolo di BeBeez).
A breve Eatable Adventures lancerà poi anche un terzo progarmma di accelerazione, con focus sull’intera Europa, con l’obiettivo di amplificare l’influenza delle nuove tecnologie su scala internazionale.
A oggi Eatable Adventures ha già investito sei milioni di euro in Italia e in Spagna, distribuiti tra nove innovative startup verticali nel settore foodtech di cui due sono spagnole (Néboda e Mmmico ) e ben 7 sono italiane (Agreen Biosolutions, Agreenet, Hypesound, Foreverland, Mmmico, Regrowth, Soonapse e Trusty) (si veda altro articolo di BeBeez). Tutte le nove startup selezionate presentano soluzioni d’avanguardia quali lo spreco alimentare, la scarsità di risorse idriche, una maggiore tracciabilità e trasparenza nelle industrie vitali, alternative innovative per la protezione delle colture e la produzione di nuovi ingredienti più sostenibili. Qui di seguito il dettaglio.
Agreen Biosolutions propone una soluzione innovativa ed efficiente per la protezione e la nutrizione delle colture basata su oli ozonizzati grazie ai quali non è necessario ricorrere a prodotti fitosanitari chimici.
Agreenet che si impegna nella produzione di biomateriali e materiali funzionali per la conservazione e il confezionamento di alimenti freschi. La loro soluzione è Pìfresc, un piccolo sigillo realizzato con un biopolimero di origine vegetale e progettato per ridurre lo sviluppo di microrganismi nei prodotti freschi confezionati, aumentandone la durata di conservazione.
Foreverland lancia sul mercato Freecao, il cioccolato non cioccolato, un nuovo ingrediente derivato dalla carruba, che riduce le emissioni di CO2 dell’80% e il consumo di acqua del 90% rispetto alla produzione di cacao. Inoltre, ha il 50% di zucchero in meno, il che lo rende un’opzione più salutare.
Hypesound ha sviluppato So’ Sweep, una tecnologia che mira a rivoluzionare il mercato della fermentazione utilizzando onde sonore a bassa frequenza che aumentano la riproduzione dei microrganismi fino al 300%.
Mmmico ha adottato un approccio altamente scientifico, combinando tecniche come la fermentazione, l’evoluzione guidata e l’intelligenza artificiale, per sviluppare nuovi ingredienti naturali che sostituiscono i loro analoghi sintetici in tempi e costi record.
Néboda ha sviluppato una rivoluzionaria tecnologia di automazione che, applicata alla tecnica dell’agricoltura verticale, permette di sviluppare un sistema di coltivazione ad alta densità e a basso costo, mantenendo standard qualitativi elevati ed evitando possibili contaminazioni.
Regrowth propone soluzioni all’avanguardia di Precision Livestock Farming (PLF) per fornire agli agricoltori gli strumenti necessari per migliorare la loro produzione, rendendola sostenibile ed efficiente.
Soonapse ha sviluppato Ploovium, una soluzione AI brevettata per l’irrigazione e la gestione dello stress idrico, che fornisce una previsione a 5 giorni del livello di stress idrico di terreni, colture e ambiente, con un’accuratezza superiore al 99%
Trusty è una startup specializzata in soluzioni di tracciabilità basate su blockchain per il settore agroalimentare e, in particolare, per l’industria del cacao. La sua piattaforma non solo consente transazioni trasparenti tra produttori responsabili e industria, ma offre anche opportunità di microfinanziamento.
“Dato l’aumento dell’attività internazionale di Eatable Adventures e con il lancio del programma nazionale di foodtech italiano (Foodseed), il fondo di Eatable Adventures si è trasferito in Lussemburgo consentendo l’ingresso di investitori internazionali e facilitando l’accesso alle startup di altri paesi. Il veicolo dà copertura in questo modo ai programmi Spain Foodtech, Foodseed in Italia e a un terzo programma prossimo al lancio in ambito geografico europeo”, racconta a BeBeez José Luis Cabañero, fondatore e ceo di Eatable Adventures. All’interno di questo veicolo lussemburghese rientra anche il fondo Eatable Evolution Fund il cui lancio, insieme al gestore spagnolo Abante, era stato anticipato a BeBeez a febbraio 2022 i (si veda altro articolo di BeBeez). Nel tempo però poi i programmi sono cambiati e le forze si sono concentrate appunto sulla raccolta del nuovo fondo Europe Foodtech Acceleration Fund I.
Ma perchè il mercato italiano è così interessante? Spiega il ceo: “In qualità di investitori, siamo convinti che l’Italia rappresenti un mercato estremamente interessante nel settore Foodtech, per diversi motivi. Prima di tutto, desideriamo sottolineare il sostegno al mercato fornito da CDP Venture Capital, che ha contribuito alla creazione del progetto di accelerazione FoodSeed, di cui Eatable Adventures è gestore e co-investitore, con un finanziamento di oltre 15 milioni di euro per lo sviluppo e la crescita delle startup del settore. La collaborazione con attori chiave come Fondazione Cariverona e Unicredit ha accompagnato la nascita di questa iniziativa e di altri progetti rilevanti, come il Verona Agrifood Innovation Hub, focalizzato sull’educazione e sulla divulgazione mediante attività gratuite volte a promuovere l’adozione di soluzioni innovative nel settore. Inoltre, notiamo un crescente interesse da parte delle aziende agroalimentaeri italiane nel creare modelli di collaborazione basati sull’Open Innovation. Un esempio recente di tali iniziative è rappresentato dalla challenge organizzata dal consorzio Italia del Gusto in collaborazione con Eatable Adventures e 8 Food Icons”.
Il riferimento va al fatto che Eatable Adventures lo scorso dicembre, insieme al Consorzio Italia del Gusto, ha lanciato una challenge dedicata allo sviluppo di proposte innovative nel packaging alimentare. L’iniziativa mira a bilanciare l’innovazione nel packaging con la necessità di garantire sostenibilità e praticità, offrendo soluzioni all’avanguardia. La challenge ha coinvolto otto aziende di Italia del Gusto: Amica Chips, Auricchio, PanPiuma, Parmalat, Ponti, Rovagnati, Urbani Tartufi, Valsoia.
“L’esperienza che abbiamo maturato in questi anni nel settore Foodtech ci offre una visione completa e precisa dell’ecosistema, che ci ha permesso di selezionare e investire nelle startup con il maggior potenziale di sviluppo e in linea con le esigenze del settore”, dichiara ancora il ceo. “Incorporare tecnologia e innovazione è essenziale per aumentare la produzione, ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale del sistema alimentare”.
Intanto Eatable ha realizzato il Report sullo stato del Foodtech in Italia, promosso dal Verona Agrifood Innovation Hub, inaugurato lo scorso giugno come polo di sviluppo dell’ecosistema AgriFoodTech italiano e sostenuto da Fondazione Cariverona, UniCredit, Eatable Adventures, Comune di Verona, Veronafiere, Confindustria Verona e Università di Verona. Cosa è emerso? Che l’industria agroalimentare italiana, con le sue 740.000 aziende agricole, 330.000 imprese di ristorazione, 70.000 industrie alimentari e 4 milioni di lavoratori, si colloca al terzo posto nell’Unione Europea per dimensioni del mercato. Nel 2023 ha generato un fatturato superiore ai 65 miliardi di euro, rappresentando il 3,8% dell’economia nazionale (fonte: Istat). In questo contesto di grande importanza strategica per l’Italia, emergono numerose realtà imprenditoriali che puntano a innovare il settore.
Se a livello globale gli investimenti nel Foodtech hanno registrato, nel secondo trimestre del 2023, un calo pari a circa il 61% rispetto all’anno precedente – pesano i conflitti geopolitici e la crisi economica che hanno colpito tutti i settori – l’Italia viaggia in controtendenza: il mercato tricolore è tra tra i più dinamici con una crescita con un +9% rispetto al 2022. Nel 2023, infatti, le startup italiane hanno raccolto 167 milioni di euro (43% in fase seed; 32,3% in fase pre-seed), un dato che evidenzia la fiducia degli investitori nazionali e internazionali nel potenziale di crescita del segmento (+9,8% rispetto al 2022). Attualmente si contano circa 340 startup attive nel campo dell’AgriFoodTech.