Si chiama Ipo Challenger 1 la prima pre-booking company di cui è stato promotore Ipo Club, il fondo chiuso lanciato nel maggio 2016 da Azimut Global Counseling (gruppo Azimut ) ed Electa Ventures (gruppo Electa) e focalizzato sulle medie aziende italiane eccellenti in fase di pre-ipo (si veda qui altro articolo di BeBeez). Lo scrive MF Milano Finanza in edicola da sabato 10 giugno, a cui Simone Strocchi, fondatore di Electa, ha detto: “In quattro giorni abbiamo raccolto 20 milioni di euro“.
“Anche Ipo Challenger 1 è strutturato come un veicolo non quotato che ha emesso un bond convertibile, sottoscritto da investitori istituzionali e da cosiddetti high networth individual”, ha proseguito Strocchi, precisando che il bond verrà convertito in azioni della società che verrà scelta com targetr e icordando di aver raccolto nel 2014 52 milioni di euro con il veicolo Ipo Challenger, che aveva collocato un’obbligazione convertibile tra gli investitori e aveva poi dato vita a Italian Wine Brands (Iwb ), il gruppo vinicolo nato dall’aggregazione di Giordano Vini e Provinco Italia poi quotato all’Aim Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Strocchi ha anche detto che dei 20 milioni raccolti da nuovo veicolo, “il 30% è stato assicurato da Ipo Club, mentre il restante 70% è raccolta indipendente. In alcuni casi si è trattato di investitori che hanno già investito anche in Ipo Club. Ci sono anche fondi comuni di investimento dedicati alle small e mid-cap e qualche fondo Pir”. Tra gli istituzionali si segnalano anche fondi di Kairos e Sella.
Strocchi ha spiegato ancora che “con la sua dotazione, Ipo Challenger 1 potrà acquisire circa il 20% del capitale di una società target, considerando anche una quota di investimento in aumento di capitale. Quindi l’idea è acquisire una società che a valle dell’operazione, una volta quotata, possa avere una capitalizzazione di circa 100 milioni”.
Ipo Club aveva annunciato il primo closing della raccolta a quota 120 milioni di euro, su un target complessivo di 150 milioni, a inizio febbraio. Restano ancora quindi altri 30 milioni da raccogliere. “Ci sono trattative in corso con casse ed enti”, ha detto infine in proposito Strocchi.