La Spac SprintItaly spa ha concluso con successo la raccolta di capitali presso gli investitori professionali, raggiungendo il target di 150 milioni di euro, a fronte di una domanda che ha superato i 200 milioni di euro, con la conseguenza che è stato necessario provvedere al riparto nell’allocazione delle azioni (si veda qui il comunicato stampa).
Peraltro il target era già stato alzato dagli iniziali 100 milioni (si veda qui altro articolo di BeBeez). La Spac prevede di ottenere oggi da Borsa Italiana il provvedimento di ammissione alle negoziazioni sull’Aim Italia, con primo giorno di negoziazione venerdì 21 luglio.
SprintItaly è la prima Spac promossa da PromoSprint Holding srl, società di investimento di cui sono soci Fineurop spa, Gerardo Braggiotti, Matteo Carlotti (già co-promotore delle Spac Made in Italy 1 e Greenitaly, che hanno concluso la business combination, rispettivamente con Sesa e con Zephyro) e Francesco Pintucci (consigliere delle Spac promosse da Carlotti). PromosSprint ha sottoscritto a sua volta il capitale della Spac per un ammontare di 3 milioni di euro, acquisendo 300 mila azioni speciali senza diritto di voto, convertibili in azioni ordinarie, oltre che 11 milioni di euro di azioni ordinarie.
Rappresentanti di Fineurop in questa iniziativa sono Raymond Totah ed Eugenio Morpurgo, i quali sono anche membri del consiglio di amministrazione di SprintItaly, il cui presidente è Gerardo Braggiotti e del quale fanno parte anche Matteo Carlotti, Francesco Pintucci ed Enrico Ricotta (partner di Mandarin Capital Partners) nonché, in qualità di consigliere indipendente, Laura Cioli (ex amminsitratore delegato di Rcs).
Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo) ha agito in qualità di global coordinator e bookrunner e agirà anche quale nomad e specialista di SprintItaly.
SprintItaly è stata assistita da Gatti Pavesi Bianchi, da Kpmg e dallo Studio Chiaravalli Reali & Associati, mentre il Banca Imi è stata assistita da BonelliErede.
Con una tranche minima fissata a 100 mila euro, l’azionariato di SprintItaly risulta composto principalmente da investitori istituzionali italiani, di cui circa 47% private banking, circa 27% asset manager e circa 23% banche.
L’operazione di collocamento privato è avvenuta tramite l’assegnazione di 15 milioni di azioni ordinarie con abbinati 7,5 milioni di warrant, che consentono la sottoscrizione di ulteriori azioni ordinarie a determinate condizioni. Il prezzo di sottoscrizione è stato fissato in 10 euro per azione, con l’assegnazione di 2 warrant gratuiti ogni 10 azioni sottoscritte mentre ulteriori 3 warrant ogni 10 azioni saranno assegnati alla realizzazione della business combination.
La Spac avrà 24 mesi di tempo dall’avvio delle negoziazioni per sottoporre all’assemblea degli azionisti l’operazione di integrazione con una società target prescelta.