Lunedì 11 settembre Borsalino varerà un aumento di capitale da 7,5 milioni di euro. Lo scrive oggi MF Fashion, precisando che i vertici del produttore degli iconici cappelli, resi celebri da Alain Delon, Jean-Paul Belmondo e Humphrey Bogart, rappresentati dal presidente Raffaele Grimaldi e dell’amministratore delegato Marco Moccia, cercano capitali freschi e nuovi rispetto all’attuale assetto proprietario che vede ancora coinvolte, nel ruolo di azionista di controllo (66%) Fisi e Fiind, le holding finanziarie di Marco Marenco, responsabile del crac della società.
La ricapitalizzazione è essenziale per il rilancio del cappellificio anche perché l’affitto del ramo d’azienda concesso dal tribunale al veicolo Haeres Equita del finanziere italo-svizzero Philippe Camperio è scaduto a fine maggio. E quindi serve al più presto trovare un nuovo proprietario del brand.
Camperio da parte sua negli ultimi due anni ha fatto la sua parte, investendo capitali e risolvendo contenziosi onerosi con l’Agenzia delle Entrate, e si sta quindi attrezzando per continuare a essere lui il proprietario del marchio. Secondo il Corriere della Sera, un certo Bo Zhang, 48 anni, uomo d’affari di Shanghai, starebbe affiancando Camperio nella nuova fase.
Il cappellificio aveva chiesto e ottenuto l’ammissione al concordato in bianco nel maggio del 2015 (si veda qui altro articolo di BeBeez e il decreto di ammissione alla procedura di concordato in bianco), a seguito del crac del socio di riferimento Marco Marenco e a valle di un accordo che prevedeva l’impegno di Philippe Camperio, finanziere italiano a capo della ginevrina Quest Partners, di affittare il ramo d’azienda sino al prossimo 31 maggio 2017, allo scopo di divenirne successivamente proprietario, investendo un totale di 23 milioni di euro. attraverso la newco Haeres Equita srl, società con sede a Valenza di cui è comproprietario Edouard Burrus.
Il Tribunale di Alessandria aveva poi revocato a fine dicembre 2016 l’ammissione di Borsalino al concordato preventivo (si veda altro articolo di BeBeez), dopo il via libera concesso dallo stesso tribunale nella primavera 2016 e questo perché a giugno era stato fissato l’incontro con i creditori ma, secondo quanto riportato allora dalla stampa locale, non era avvenuto alcun risanamento dei debiti come invece era stato promesso. Tra le ragioni della revoca ci sarebbe stata anche una serie di inadempienze rilevate dai commissari giudiziali e dalla società di revisione Pwc. Fra l’altro, sarebbe emersa una sottovalutazione del magazzino e sospetti giri di capitale fino al 2012-2013 con società di Marenco. In ogni caso, nel frattempo, Borsalino è passato da 13 milioni di ricavi e una perdita di 21 milioni nel 2013 ai 18 milioni, stimati per il 2016 e a una ritrovata stabilità finanziaria: l’11 settembre l’assemblea approverà anche i bilanci 2014, 2015 e 2016.