Italian Electronics Holdings srl ha avviato ieri in serata a borsa chiusa un’operazione di accelerated bookbuilding (ABB) di cessione del 17,5% del capitale di Unieuro spa (scarica qui il comunicato stampa), la catena di elettronica al consumo quotata a Piazza Affari al segmento Star dallo scorso aprile (si veda altro articolo di BeBeez).
Italian Electronics Holding è la holding di controllo di Unieuro con una quota di circa il 65% e fa capo a Rhone Capital, a Dixons Retail, alla famiglia Silvestirni e al management. L’operazione di abb ha riguardato 3,5 milioni di azioni Unieuro al prezzo di 16 euro (ieri il titolo ha chiuso a 17,21 euro, in calo dell’1,49%), per un valore complessivo di 56 milioni.
A seguito della chiusura dell’offerta, International Electronics Holding continuerà a mantenere una partecipazione di maggioranza relativa nella società corrispondente al 48% del capitale.
L’offerta di vendita riservata ai soli investitori istituzionali si era chiusa al prezzo di collocamento di 11 euro per azione, per una capitalizzazione iniziale di 220 milioni di euro, cioé ben al di sotto del minimo della forchetta individuata in origine dall’emittente di 13 e 16,5 euro per azione.
Citigroup, Credit Suisse Securities, Mediobanca e Unicredit sono stati joint bookrunners dell’operazione. Citi, CD e Mediobanca, che sono stati global coordinator dell’ipo, hanno rinunciato all’impegno di lock-up assunto da IEH nel contesto di tale operazione e IEH ha sottoscritto, in linea con la prassi di mercato, un impegno a non disporre di ulteriori azioni di Unieuro per un periodo di 90 giorni dalla data di regolamento dell’operazione.
Nel primo trimestre dell’esercizio 2017/2018, chiuso al 31 maggio 2017, Unieuro ha conseguito ricavi netti per 366,8 milioni dai 362,4 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento di 4,4 milioni legato principalmente alla crescita del canale online e alla buona performance della rete di negozi di proprietà. A sua volta l’ebitda rettificato si è attestato a 0,6 milioni dagli 0,2 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio, con un risultato netto rettificato negativo per 4,1 milioni, in lieve miglioramento rispetto ai -4,3 milioni dell’analogo periodo dello scorso anno.
Al 31 maggio 2017 l’indebitamento finanziario netto di Unieuro si è attestato a 46,1 milioni (era pari a 2 milioni al 28 febbraio 2017, ma era stato di 69,5 milioni al 31 maggio 2016), influenzato dalle tipiche dinamiche stagionali del business che determinano nella prima parte dell’anno un significativo assorbimento di capitale, a fronte di un secondo semestre caratterizzato da una forte generazione di cassa.
(articolo aggiornato alle 10.32 del 6 settembre 2017, per tenere conto del comunicato stampa di conclusione dell’operazione di abb)