Si è chiusa ieri la prima operazione di raccolta di capitali su una piattaforma di equity crowdfunding con contestuale intestazione delle quote della società in raccolta a un unico soggetto fiduciario, sulla base di quanto previsto dall’art. 100-ter del Testo Unico della Finanza. Lo ha annunciato ieri a Milano in occasione del suo intervento al convegno annuale dell’Associazione Italiana Equity Crowdfunding (AIEC), Fabrizio Barini, head of new business development di Intermonte sim, che è la fiduciaria in questione.
L’operazione di cui si parla è il primo round di raccolta della startup innovativa WishRaiser sul portale Club Deal Online, piattaforma autorizzata alla fine dello scorso marzo e fondata da Antonio Chiarello allo scopo di intermediare investimenti in startup e scaleup riservati a high net worth individual e family office (si veda altro articolo di BeBeez). Wish Raiser offre un servizio completo per l’idealizzazione e l’esecuzione di campagne di raccolta fondi da parte di onlus,
“Attraverso questa prima operazione era importante testare il nostro modello di business, convalidare il funzionamento del portale e i flussi con Intermonte sim, nostro partner e intermediario autorizzato. I risultati sono stati molto positivi con circa 150 investitori registrati sul portale, 11 dei quali hanno investito direttamente su WishRaiser” ha dichiarato Chiarello (scarica qui il comunicato stampa), che ha aggiunto: “È stato fondamentale l’accordo con SCM sim, quotata all’Aim Italia che gestisce patrimoni di high net worth individual e ultra hnwi. Il nostro modello si basa sulla convinzione che, in questo momento, esista una forte voglia e necessità di diversificazione dei patrimoni di fascia alta. Questa necessità si traduce nella ricerca continua di nuove opportunità di investimento, legate all’economia reale e alla finanza alternativa. ClubDealOnline, grazie alla partnership con IStarter, è in grado attraverso un processo strutturato di selezione delle società, di portare all’attenzione degli investitori opportunità di investimento in questo campo”.
Nel dettaglio tutti gli 11 investitori, dei quali uno, definito professionale su richiesta (anche questo è il primo caso in Italia), sono stati censiti da Intermonte sim, che ha provveduto ad aprire un dossier titoli presso il quale sono depositate le quote della startup che quindi potranno essere movimentate, su richiesta dell’investitore, a costo zero. Intermonte risulterà quindi essere l’unico quotista della startup iscritto presso il registro delle imprese garantendo l’anonimato agli 11 investitori e permettendo quindi il facile smobilizzo e trading di quote all’interno del gruppo di quegli 11 investitori. Si sono quindi gettate le basi per un mercato secondario di quelle quote.
Barini ha aggiunto: “Per noi è stata l’occasione per validare il modello nel quale Intermonte sim agisce, per la prima volta in Italia, come intermediario incaricato dell’intestazione delle quote delle quote di una startup. Con questo modello si ottengono due vantaggi, da un lato la società vede un solo interlocutore nel registro soci, Intermonte sim appunto; dall’altro gli investitori potranno cedere le proprie quote senza costi di transizione creando, di fatto, le premesse per un mercato secondario”.
Certo, perché davvero il secondario decolli, sarebbe necessario modificare l’art. 100-ter del TUF rendendolo retroattivo e quindi permettendo anche a chi ha già sottoscritto quote di società che hanno raccolto capitali in campagne ormai chiuse di intestare queste quote a un fiduciario, così come ha chiesto AssoFintech alla Commissione Finanze della Camera in sede di audizione lo scorso 15 novembre (si veda altro articolo di BeBeez).
Di più. Barini ha aggiunto ancora che un domani, se si volesse vedere l’equity crowdfunding come un’anticamera dell’Aim, sarebbe interessante che fosse ripristinato il cosiddetto just listing, cioè la quotazione immediata, per le società che abbiano già un flottante, senza la contestuale ricerca di nuovi investitori al momento dello sbarco sul listino. Tutte le società che hanno chiuso con successo campagne di equity crowdfunding hanno un flottante sarebbero potenzialmente pronte per il just listing. Questa possibilità era stata prevista inizialmente da Borsa Italiana sull’Aim Italia, ma poi eliminata, per evitare distorsioni. Tuttavia si potrebbe immaginare di ripristinarlo, con una serie di accorgimenti per evitare l’insorgere di situazioni distorsive dei prezzi e dei volumi”.
(articolo modificato alle ore 14:17 del 30/22/2017, aggiunge dettagli del comunicato diffuso in mattinata)