Ha sbaragliato i concorrenti e chiuso l’operazione prima del previsto il gruppo Lindorff-Intrum Justitia, che ieri ha annunciato la sigla dell’accordo per l’acquisizione di CAF spa, il servicer romano controllato dal 2015 dal fondo di private equity Lone Star. Contestualmente Intrum ha comprato anche il portafoglio di Npl da 370 milioni di euro lordi che era stato acquisito da Lone Star nel 2015 da Cassa di Risparmio di Teramo (Tercas). Il portafoglio di Npl acquisito comprende posizioni secured e unsecured nei confronti di clienti retail e pmi (scarica qui il comunicato stampa).
L’asta curata dall’advisor Kpmg aveva visto in corsa, tra gli altri, anche Cerved, MBCredit Solutions, TPG e Varde e ci si aspettava che l’advisor selezionasse a brevissimo una short list di pretendenti per arrivare alle offerte vincolanti entro fine anno (si veda altro articolo di BeBeez). Ma l’offerta di Lindorff-Intrum ha appunto sparigliato le carte. L’investimento sarà finanziato con linee di credito disponibili di Intrum.
Il valore complessivo dell’operazione, comprensiva di CAF e del portafoglio, è pari a circa 200 milioni di euro, di cui, secondo quanto risulta a BeBeez, il valore del portafoglio è di circa 80 milioni (valutato quindi al 21,6% del lordo) mentre il servicer è stato valutato ben oltre 10 volte l’ebitda e quindi ben più dell’atteso multiplo di 8 volte l’ebitda 2017, visto a 10 milioni (dopo i 6,3 milioni del 2016), quindi ben più alto di quanto pagato dal fondo due anni fa (si dice che allora abbia pagato tra i 20 e i 30 milioni).
Il business dei servizi, senza considerare il rendimento dell’investimento nel portafoglio di Npl, si prevede genererà nel 2018 ricavi per circa 30 milioni di euro con un ebitda di circa 11 milioni di euro. CAF ha registrato 19,1 milioni di euro di ricavi nel 2016 dai 17,7 milioni del 2015 (quando aveva registrato un ebitda di 4,4 milioni), con un utile netto di 4 milioni dai 2,4 milioni del 2015 e un debito netto di 2 milioni (da 2,1 milioni).
CAF è stata fondata nel 2005 ed è una società di recupero crediti registrata nell’albo ex art. 115 TURPS, con rating Standard&Poor’s(above average, che attualmente gestisce un portafoglio crediti complessivo di 7,6 miliardi di euro, composto per 2,5 miliardi da mutui ipotecari (residenziali e commerciali) e per 5,1 miliardi da crediti chirografari erogati a pmi o famiglie.
“Grazie all’acquisizione di CAF e del portafoglio Npl consolidiamo Intrum in Italia confermando il nostro modello di business bilanciato e rafforziamo la nostra strategia di leader indiscusso nel settore dei servizi al credito”, ha commentato Mikael Ericson, ceo e presidente di Intrum Group.
Per il gruppo è la terza acquisizione in italia dopo quella di Gextra lo scorso maggio, rilevata da Italfondiario e dalla fondatrice Francesca Carafa, che è rimasta nel team (si veda altro articolo di BeBeez), e quella di Cross Factor nella primavera 2016.
Lindorff-Intrum Justitia è il maggiore operatore mondiale dei servizi al credito, nato alla fine dello scorso giugno dall’unione della norvegese Lindorff (controllato da Nordic Capital) e della svedese Intrum Justitia (si veda altro articolo di BeBeez). Antonella Pagano, che ricopriva in Italia lo stesso incarico in Lindorff ed è stata per anni partner di PwC responsabile della divisione Npl, è oggi il managing director di Lindorff-Intrum Justitia in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).