Sono attese questa settimana, sul tavolo dell’advisor Rothschild, le offerte vincolanti per Sebeto, la società che gestisce le catene di ristoranti a marchio Rossopomodoro, Anema&Cozze, Rossosapore e Ham Holy Burger. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che tra gli interessati ci sarebbero il londinese Op Capita, investitore specializzato nel retail, che possiede già alcune catene come La Sirena (nel settore del pesce) e Merkal Calzados (abbigliamento); ma anche l’italiana Cigierre, la holding della catena di ristoranti etnici tra i quali Old Wild West, controllata da BC Partners; e Vam Investments. L’asta si era aperta lo scorso autunno (si veda altro articolo di BeBeez).
Rossopomodoro fa capo per il 70% a Change Capital che aveva comprato la società nel 2011, quando, tramite Venere Holding, aveva rilevato la quota del capitale di Sebeto prima in portafoglio a Quadrivio sgr e i fondatori Roberto Imperatrice, Pippo Montella e Franco Manna avevano reinvestito per il restante 30%.
Il gruppo, nato ventotto anni fa a Napoli, conta circa 150 locali sparsi in Italia e all’estero, tra quelli di proprietà e quelli in franchising, in particolare a Londra ma c’è anche un locale a New York, e ha chiuso il 2016 con circa 60 milioni di euro di ricavi. Nei primi anni di investimento gli affari non sono andati bene per il gruppo con Change Capital che ha dovuto ricapitalizzarlo più volte (si veda altro articolo di BeBeez).
Sebeto aveva chiuso il 2015 con 47,7 milioni di euro di ricavi consolidati (dai 35,9 milioni del 2014), 5 milioni di ebitda (da 3,7 milioni) e 5,35 milioni di perdita netta (da -8,2 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 21,7 milioni (da 22,8 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).