Lindorff-Intrum Justitia è entrata in trattative esclusive sino al prossimo 31 marzo con Intesa Sanpaolo per acquisire una quota della piattaforma di servicing e gestione dei crediti deteriorati. Lo ha scritto nei giorni scorsi Bloomberg.
Come spiegato nel piano industriale del gruppo bancario presentato pochi giorni fa (si veda altro articolo di BeBeez), la piattaforma verrà infatti conferita a una newco comprendente attività di recupero (per il credito ordinario e per il leasing) e Re.O.Co. (Real Estate Owned Company) in partnership con un operatore industriale. Lindorff-Intrum Iustitia ha quindi per ora battuto la proposta dei concorrenti cinesi di CEFC, che sii sono fatti affiancare dalla boutique finanziaria londinese Negentropy Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
Lindorff-Intrum Justitia potrebbe acquisire il 51% della piattaforma di Intesa, valutato circa 500 milioni di euro,. Complessivamente la struttura lavorerebbe su uno stock di credito del valore nominale di oltre 12 miliardi, per un netto di 3,5 miliardi, da finanziarsi per 2 miliardi a debito a per 1,5 miliardi con equity. Non si esclude quindi che Lindorff-Intrum possa chiamare un secondo investitore per aumentare la potenza di fuoco.
Secondo quanto riferisce oggi MF Milano Finanza, advisor dell’operazione per Lindorff-Intrum sono Mediobanca e Goldman Sachs e, sul piano legale, gli studi Rcc, Orrick e Chiomenti.
Il gruppo guidato in Italia da Antonella Pagano sta al momento studiando la struttura debitoria che potrebbe articolarsi in un finanziamento senior fornito da un pool di istituti internazionali e mezzanine finance per la componente residuale, con una leva complessiva stimata attorno al 60%.
Per un riassunto delle operazioni su Npl già annunciate nel 2018 e di quelle in arrivo,
oltre che di quelle concluse nel 2017, si veda qui l’aggiornamento