Zappalà, azienda lattiero-casearia con sede a Catania di proprietà dell’omonima famiglia, ha quotato all’ExtraMot Pro lo scorso venerdì 20 aprile un minibond short term da 500 mila euro a scadenza novembre 2018 con cedola 3,75%. Advisor dell’operazione è stato Frigiolini&Partners Merchant, mentre banca di regolamento è Banca Sella Holding. Il Documento di ammissione spiega che i proventi del bond sono destinati a sostenere il fabbisogno finanziario commerciale netto.
Zappalà produce soprattutto mozzarella, ma anche formaggi tipici siciliani e ricotta. Ha chiuso il 2016 con 38,5 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 1,4 milioni e un debito finanziario netto di 1,5 milioni. Il bilancio provvisorio 2017 indica invece ricavi per 44 milioni e un ebitda di 1,8 milioni.
Nel 2008 il 49% della società, tramite la newco Queso srl-Zappalà, era stato acquistato per 10 milioni di euro dal veicolo di private equity Cape Live, lanciato a suo tempo da Cape Natixis, poi entrato in concordato e successivamente ribattezzato Alba Private Equity.Il veicolo era quotato a Piazza Affari ed è stato poi delistato nell’aprile 2017 da parte di Lem, una newco alla quale alcuni azionisti di Alba Pe (Equilybra, L&B, Paolo Mevio e MEP) avevano precedentemente apportato le loro quote azionarie in vista del lancio dell’opa nel 2015. Secondo quanto riferisce il Private Equity Monitor dell’Università di Castellanza, nel 2008 Zappalà era stata valutata 51,5 milioni di euro, sulla base di 57,2 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 6,1 milioni nel 2007. La società però negli anni successivi ha avuto una serie di difficoltà dalle quali si è poi ripresa dopo il 2010.