Asset Italia 1 srl, la società promossa da Tamburi Investment Partners insieme a 30 family offices di imprenditori italiani, comprerà da Wise sgr e J.Hirsch&Co le loro partecipazioni in Alpitour (scarica qui il comunicato stampa dei due fondi e qui quello di Tamburi).
I due fondi detenevano una partecipazione complessiva del 38,8% attraverso le newco Wish spa (partecipata in modo paritetico) e Azurline sarl. Sulla base di una valorizzazione di 470 milioni di euro dell’equity value dell’intero gruppo Alpitour, l’accordo prevede che l’intero capitale di Wish e che l’intera quota di Alpitour detenuta da Azurline vengano acquistate dalla newco Alpiholding srl, il cui capitale sarà detenuto per il 49,9% da Asset Italia 1 srl (che già possiede il 32,67% di Alpitour), per lo 0,2% dal presidente e amministratore delegato Gabriele Burgio (oltre che azionista rilevante di Alpitour) e per il residuo 49,9% da altri investitori.
L’imprenditore torinese Levi, azionista storico di Alpitour, resterà nel capitale in ottica di investimento a lungo termine, così come Fabio Landini, ex socio di Presstour. Anche Wise sgr acquisirà una partecipazione diretta in Alpitour di circa il 3,5%, mentre ILP III Sicar, gestita da J.Hirsch&Co e in fase di disinvestimento, uscirà completamente dall’azionariato. Wise ed ILP III sono assistiti per la parte legale da Molinari e Associati.
Che Tamburi volesse salire di quota rispetto al 32,67% del capitale acquisito nel marzo 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) era noto da mesi, ma il deal era anche all’attenzione della conglomerata cinese Fosun, a cui fa capo Club Med e di tutti i grandi tour operator internazionali, come per esempio Barcelò e Wamos (si veda altro articolo di BeBeez).
J.Hirsch e Wise avevano promosso il management buy-out di Alpitour nel 2012. Alpitour era stata ceduta infatti allora da Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ai fondi per 225 milioni di euro, in una situazione economico-finanziaria piuttosto critica. Allora Exor aveva reinvestito 10 milioni di euro per un 10% nel capitale della società veicolo che aveva condotto l’operazione e si era impegnata a rilevare da Alpitour un’unità immobiliare a uso alberghiero per un corrispettivo di 26 milioni (si veda qui il comunicato stampa di Exor di allora).
Ma poi l’amministratore delegato Gabriele Burgio ha risanato il bilancio e infatti Alpitour nell’ultimo paio d’anni è stato oggetto delle mire di parecchi soggetti industriali. In particolare nel giugno 2015 si era parlato di un forte interesse da parte dei cinesi di Fosun (si veda altro articolo di BeBeez).
Alpitour ha concluso il 2017 con un fatturato consolidato di 1,2 miliardi di euro (da 1,1 miliardi nel 2016), con un ebitda di 46 milioni (da 36 milioni, si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente) e, una volta conclusa l’acquisizione del gruppo Eden Viaggi annunciata a inizio aprile, il gruppo raggiungerà quota 1,6 miliardi di euro di ricavi, che, grazie alle sinergie, si prevede arriveranno a 2 miliardi nel 2019.