Il fondo F2i è dato come favorito per conquistare il controllo di RTR Rete Rinnovabile, il leader europeo nella produzione di energia rinnovabile da impianti fotovoltaici per potenza installata e secondo operatore italiano, con circa 334 MWp complessivi, distribuiti in 134 impianti in tutta Italia.di
Secondo più fonti, lo scorso 12 luglio sono state solo due le offerte vincolanti a essere prese in considerazione dagli advisor del fondo azionista Terra Firma, Unicredit, JPMorgan e Jefferies: appunto quella di F2i , assistito dall’advisor Barclays, e quella di Sonnedix Power Holdings, operatore internazionale da oltre 700 megawatt installati e attivo in Francia, Spagna, Usa, Porto Rico, Cile, Sudafrica, Giappone e Italia e controllato da JP Morgan asset management – Global real assets. Sonnedix ha rifinanziato il suo portafoglio di impianti italiani a fine 2016 con un bond da 95 milioni quotato all’ExtraMot Pro (si veda altro articolo di BeBeez) e lo scorso aprile ha annunciato l’acquisto da Terni Energia di un portafoglio di 10 impianti fotovoltaici per complessivi 11 Mwp, portando il totale della capacità degli impianti italiani a quota 125 MWp (si veda qui il comunicato stampa), mentre lo scorso marzo aveva comprato altri 11 impianti per 9,8 MWp complessivi dal gruppo Gavio e da TEP Solar Holdings (si veda qui il comunicato stampa). Nel marzo 2017 Sonnedix aveva invece comprato da First Reserve un portafoglio di altri 5 impianti fotovoltaici per 21,6 MWp complessivi (si veda qui il comunicato stampa).
Non è chiaro se F2i sia ora nella partita da solo. Nelle prime fasi della selezione il fondo aveva infatti lavorato in tandem con Enel, tramite la joint venture EF Solare Italia. Quest’ultima è controllata al 50% ciascuno da Enel Green Power e F2i, con 120 impianti e 393 Mw di potenza installata. A fine 2016 EF Solare Italia ha comprato Etrion spa, società a cui facevano capo le attività italiane di Etrion Corporation e che nel 2015 aveva emesso un minibond da 35 milioni, sottoscritto dal fondo Scor Infrastructure Loans (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi, però, secondo alcune fonti Enel avrebbe deciso di ritirarsi dalla partita e così F2i sarebbe andato avanti da solo.
Offerte non vincolanti erano inizialmente arrivate si dice anche da A2A, Erg, Tages Helios in tandem con il Masdar Clean Tech Fund di Abu Dhabi, Quercus Investment Partners e il fondo canadese AIMCo.
RTR è in vendita da fine 2016, ma negli ultimi mesi finalmente il processo ha avuto finalmente un’accelerata (si veda altro articolo di BeBeez). La società ha chiuso il 2017 con 158 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 134 milioni (si veda qui il comunicato stampa), a fronte si dice di un debito finanziario netto di circa 900 milioni e a inizio asta veniva valutata attorno a 1,2-1,3 miliardi di euro. Tuttavia, si dice che il fondo puntasse a un enterprise value di almeno 1,5 miliardi e che le ultime offerte arrivate (aggiustate al rialzo su richiesta degli advisor) si siano collocate attorno a 1,6 miliardi. Terra Firma aveva investito in RTR nel 2011, comprandola da Terna, quando la società aveva una capacità installata di 144MWp, per 755 milioni di euro, di cui equity value 641 milioni (scarica qui il comunicato stampa).