Comdata sta lavorando all’ipotesi di una grande acquisizione europea e il possibile target è Arvato, big dei call center da un miliardo di euro di ricavi, messo in vendita dal colosso media tedesco Bertelsmann a inizio anno (si veda qui il comunicato stampa), affiancato dall’advisor Goldman Sachs. La notizia, anticipata da Reuters lo scorso aprile, è stata rilanciata nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore.
Comdata, gruppo leader europeo con cuore italiano specializzato nei servizi di customer care e business processing outsourcing, è controllato dal 2015 da Carlyle e da allora ha condotto un’aggressiva campagna di acquisizioni a livello internazionale. L’ultima ha riguardato lo scorso aprile la parigina CCA International (si veda altro articolo di BeBeez). Sotto la guida del ceo Massimo Canturi, grazie all’ultima acquisizione francese Comdata Group punta così a sua volta a raggiungere quest’anno un fatturato globale di un miliardo di euro, dopo aver chiuso il 2017 con 769 milioni di euro di ricavi. L’accoppiata Comdata-Arvato darebbe quindi vita a un gruppo da 2 miliardi di euro di ricavi.
Carlyle avrebbe dato mandato a Ubs e Bnp Paribas per affiancarlo nella nuova grande acquisizione, che non vorrebbe però condurre da solo, ma insieme a un partner. Secondo quanto riferito ad aprile da Reuters, Arvato sarebbe valutata 600-700 milioni di euro, debito compreso e ci sarebbe una nutrita lista di pretendenti industriali, nella maggior parte dei casi con alle spalle dei fondi di private equity, come appunto è il caso di Comdata.
Oltre a Comdata, infatti, Reuters citava: la francese Webhelp, controllata da Kkr; la newyorkese Atento, controllata da Bain Capital; la spagnola Konecta, controllata da PAI Partners e Banco Santander; e la statunitense TTEC (ex TeleTech), quotata al Nasdaq.