E’ cresciuto del 14% a fine giugno il Nav di NB Aurora, il veicolo di investimento quotato al Miv di Piazza Affari lo scorso 4 maggio e che fa capo al colosso Usa dell’assset management alternativo Neuberger Berman. Ma soltanto tra luglio e agosto la società ha già incassato plusvalenze per 12,8 milioni a fronte delle cessioni delle partecipazioni in Rigoni, Sanlorenzo e Truestar e dell’incasso di un credito residuo verso gli azionisti di IEN (si veda qui il comunicato stampa).
Le partecipazioni e il credito in questione erano tutti parte del portafoglio del Fondo Italiano d’Investimento, le cui quote sono state cedute dall’omonima sgr lo scorso novembre a NB SOF IV Holdings LP gestito da Neuberger Berman (si veda altro articolo di BeBeez). NB Aurora a fine maggio ha poi a sua volta rilevato il 44,5% delle quote del Fondo per 75,4 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Rispetto ai 151,6 milioni di euro raccolti in quotazione, il Nav di NB Aurora a fine giugno è salito a 172,7 milioni, di cui 107,8 milioni rappresentati dalle quote di FII e circa 64,9 milioni di cassa netta, ma nella realtà il Nav di NB Aurora è già ben più elevato, se si tiene conto appunto dei 12,8 milioni di plusvalenze e se si pensa che nel conto non è ancora stato considerato quanto NB Aurora incasserà dalla cessione della quota del Fondo Italiano in Megadyne annunciata lo scorso luglio. Non a caso ieri il titolo a Piazza Affari a chiuso in netto rialzo a quota 8,45 euro (+1,81%), per una capitalizzazione di 124,9 milioni.
In particolare, va sottolineato che la plusvalenza sulla vendita di Truestar, società che opera nel settore dell’avvolgimento bagagli all’interno degli aeroporti, è stata originata dal fatto che il fondatore Fabio Talin si è ricomprato la quota che era in portafoglio al Fondo Italiano dal 2013 per 3 milioni di euro (di cui 1,3 milioni di competenza di NB Aurora), a fronte di una valutazione nulla a bilancio, perché nel tempo il Fondo aveva progressivamente svalutato la partecipazione del 24,9% acquisita nel 2013 a cui si aggiungeva un bond da 3 milioni parzialmente convertibile (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto al credito incassato, si tratta dell’ultima tranche del vendor loan che il Fondo Italiano aveva concesso agli azionisti di Italian Entertainment Network (IEN), gruppo specializzato nella produzione di contenuti media e di eventi culturali, a cui fanno capo Filmaster Group e Civita Cultura. Le quote di Filmaster che erano di Fondo Italiano d’Investimento sono state riacquistate dagli altri azionisti di IEN prima che nel novembre scorso fosse firmato il closing del passaggio delle quote del Fondo nel portafoglio dei fondi Neuberger Berman e di NB Aurora. Gli azionisti in questione sono nomi noti: Luigi Abete, Aurelio De Laurentiis, Diego Della Valle e alla famiglia Haggiag. Il credito residuo, riacquistato invece a luglio 2018, era di 3,4 milioni, di cui 1,5 milioni di competenza di NB Aurora (si veda altro articolo di BeBeez e qui Rendiconto 2017 di Fondo Italiano).
Sul fronte dei nuovi investimenti, ieri in occasione della presentazione agli analisti il managment di NB Aurora guidato da Patrizia Micucci ha detto di essere in trattative per 7 deal per oltre 100 milioni di euro di equity di investimenti. Di questo totale, un paio di deal sarebbero davvero in fase avanzata. Micucci ha sottolineato che “nonostante la turbolenza presente sui mercati in questo momento, vediamo moltissimo interesse da parte del tessuto imprenditoriale italiano per iniziative come la nostra: questo ci porta a essere fiduciosi sulla possibilità di chiudere una o più operazioni di investimento nei prossimi mesi”.