Wonderflow, startup che ha sviluppato un algoritmo in grado di raccogliere e analizzare i commenti disponibili sui siti internet e sui social per supportare le aziende nell’innovazione di prodotto e nel marketing strategico, ha chiuso un round di investimento da 1,5 milioni di euro, sottoscritto da Programma 102, il nuovo fondo di P101 sgr (si veda qui il comunicato stampa).
Wonderflow è una società olandese, ma è stata fondata dagli italiani Roberto Osti (ceo), Giovanni Gaglione (cto) e Michele Ruini (coo) e ha il centro di ricerca e sviluppo a Trento. Si tratta del primo investimento di Programma 102, che investe in società digitali e technology driven che forniscono servizi B2C e B2B basate in Italia o guidate da imprenditori italiani all’estero, oltre a società europee che vogliano entrare sul mercato italiano.
Il fondo, lanciato lo scorso maggio con target di raccolta a 120 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), a oggi ha raccolto impegni per 75 milioni, grazie a investitori del calibro di Fondo Europeo per gli Investimenti, il fondo di fondi di Fondo Italiano d’Investimento sgr, Azimut e Fondazione Sardegna.
La tecnologia di Wonderflow permette di processare oltre 150 mila testi l’ora e supporta oltre 10 differenti lingue, incluse quelle arabe e asiatiche. Con un fatturato in crescita del 350% nel 2017, Wonderflow opera su scala mondiale, con un network di oltre 60 collaboratori (oltre il 50% sono donne) in 15 paesi. In questi anni la società ha già servito 20 aziende leader globali come Philips, Samsung, TomTom, UBER, Reckitt Benckiser, Beiersdorf, DHL, Kantar.
Sinora, dall’inizio dell’operatività nel 2014, Wonderflow aveva incassato round seed per un totale di 550 mila euro da vari business angel e imprednitori olandesi. I nuovi capitali verranno impiegati dalla società per consolidare il proprio posizionamento nel mercato europeo, continuando lo sviluppo delle tecnologie di analisi descrittiva e di predizione.