Grant spa, azienda di Bentivoglio (Bologna) specializzata in abbigliamento bambino di alta gamma, ha ancora tempo sino al prossimo 15 novembre per depositare un piano di rilancio industriale dopo che lo scorso luglio è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo con riserva dal Tribunale di Bologna (si veda qui il decreto di ammissione).
L’azienda è guidata dallo scorso dicembre dal nuovo amministratore delegato Stefano Dal Cin, che ha preso il posto che era del fondatore Mauro Serafini, proprio per cercare di implementare un piano di rilancio della società. Fondata nel 1975, Grant ha visto il fatturato crollare da 22,3 a 9,6 milioni di euro tra il 2012 e il 2017, quando ha registrato un ebitda negativo per 2,7 milioni, una perdita netta di 4,4 milioni e un debito finanziario netto di 1,95 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente), per via dei problemi del settore a partire dalla crisi del mercato domestico e di quello russo.
Da un lato, c’è stata infatti l’inadempienza dei clienti nazionali, che ha portato l’azienda a diminuire l’impegno sul mercato interno, dall’altro c’è stata la crisi russa, aggravata dalle sanzioni economiche di questi anni. Un colpo gravissimo per Grant, che proprio in Mosca aveva il mercato più importante. La società conta 32 dipendenti e ad agosto è partita la lettera di licenziamento collettivo per 14 di loro.
Le linee di proprietà Miss Grant, Miss Grant Couture, So Twee by Miss Grant, Miss Grant Easy&Chic, LùLù by Miss Grant e Microbe by Miss Grant sono attualmente distribuite nel flagship store di Milano, in negozi multibrand in Italia e all’estero, e attraverso shop-in-shop in diversi department stores worldwide.