Fire spa, servicer di credito messinese, ha comprato da Banca Sant’Angelo un portafoglio da 13,1 milioni di euro di crediti in sofferenza unsecured (si veda qui il comunicato stampa di Fire e qui quello della banca).
“Fermo restando il nostro intento di continuare ad operare principalmente come servicer, l’acquisto di portafogli ci permette di alimentare l’attuale volume di asset in gestione (7,5 miliardi di euro a fine dicembre 2017) e, agendo sia da investitore sia da servicer, di applicare appieno le strategie di recupero e gestione che riteniamo possano garantire ritorni sostenibili”, ha commentato l’amministratore delegato di Fire, Claudio Manetti, che ha aggiunto: “Lo spazio di opportunità si è creato anche perché le banche del territorio sono rimaste sostanzialmente tagliate fuori da altre iniziative istituzionali promosse per l’off-loading dei crediti deteriorati. Agendo direttamente o con fondi partner, non escludiamo di replicare l’operazione, su portafogli di taglio simile, con altre banche locali con le quali siamo già in contatto”.
Banca Sant’Angelo, peraltro, aveva da poco ceduto un portafoglio da 72,1 milioni di euro di Npl soprattutto secured, nell’ambito della cartolarizzazione condotta dal veicolo POP NPLs srl su 1,7 miliardi, organizzata dal gruppo di banche popolari aderenti alla Luzzatti (si veda altro articolo di BeBeez).