Sono in quotazione dallo scorso 29 novembre all’ExtraMot Pro di Borsa Italiana 21 milioni di euro di minibond di De Cecco, il noto gruppo produttore di pasta. I titoli, emessi e collocati per 21 milioni, hanno scadenza 29 novembre 2024 con struttura amortising, con periodo di rimborso che inizierà il 29 maggio 2021, e pagano una cedola del 4,107%.
Contestualmente, il gruppo ha emesso un altro minibond, non quotato, da 4 milioni di euro a scadenza 30 novembre 2023 di tipo amortizing, con periodo di rimborso che inizierà dal 31 maggio 2021.
I titoli quotati sono stati sottoscritti da 15 investitori, con Cassa Depositi e Prestiti che è stato anchor investor dell’operazione, con un investimento di 12,5 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Altri sottoscrittori sono stati Ersel sim, Consultinvest Asset Management sgr, Confidi Systema!, Volksbank e Banca Popolare di Bari. L’operazione è stata promossa da Banca Popolare di Bari in qualità di advisor, arranger e collocatore unico e ha visto il coinvolgimento della Studio Legale Orrick come advisor legale.
Il Documento di ammissione del bond 2024 spiega che “i proventi derivanti dal prestito obbligazionario saranno utilizzati per finalità generali del gruppo, con specifico riferimento al finanziamento di investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione, ambiente ed efficientamento energetico derivanti dal piano di investimenti previsti nel quinquennio 2018-2022”.
De Cecco non produce solo pasta, ma anche olio extravergine d’oliva, sughi pronti, derivati del pomodoro e bakery (sostitutivi del pane) ed è un marchio molto noto in Italia e all’estero, forte della sua presenza in 120 mercati, con un importante presidio in Francia, Germania, Inghilterra, negli Usa e in Giappone, e della certificazione halal che garantisce la conformità alla disciplina islamica per i consumatori musulmani.
De Cecco ha chiuso il 2017 con 444,9 milioni di euro di ricavi, 47,6 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 226,9 milioni, che include il minbond da 12,5 milioni di euro a struttura bullet (cioé con rimborso in un’unica soluzione alla scadenza) emesso a fine marzo 2017 con scadenza marzo 2022 e interamente sottoscritto allora dal Fondo Sviluppo Export, gestito da Amundi sgr.
Fondato nel 1886,De Cecco è interamente controllato dalla famiglia De Cecco e in particolare dal presidente Filippo Antonio (15%) e dai due vicepresidenti Saturnino (23,41%) e Giuseppe Aristide (10,34%).
Dallo scorso 18 giugno il gruppo è guidato dall’amministratore delegato Francesco Fattori, già amministratore delegato di Findus Italia e direttore regionale Sud Europa per il gruppo Nomad Foods, azienda leader quotata sulla borsa di New York di cui è stato anche membro del comitato esecutivo di gruppo.