Nel 2018 le piattaforme di equity crowdfunding italiane hanno raccolto più di tre volte quanto raccolto nel 2017 con un numero di campagne di successo più che doppio. Lo ha calcolato CrowdfundingBuzz, che ha riassunto i punti cruciali dell’anno del settore in questo video. La raccolta complessiva ha superato i 36 milioni di euro (11,7 milioni nel 2017) e le società finanziate sono state 114 (50 nel 2017). Triplicato anche il numero degli investitori, passati dai circa 3.300 del 2017 ai quasi 9.500 del 2018. Tra l’altro, si tratta di risultati che hanno superato di 2 milioni anche la stima sul futuro del mercato, elaborata da EdiBeez (l’editore di BeBeez e CrowdfundingBuzz) solo poco più di due mesi fa in uno studio partrocinato dall’AIEC, l’Associazione delle piattaforme italiane di equity crowdfunding (si veda altro articolo di BeBeez).
Da segnalare anche l’incremento dell’entità media della raccolta per ciascuna campagna di successo (316 mila euro nel 2018 contro i 236 mila nel 2017), dovuto a un maggior numero di investitori per campagna (84 nel 2018 contro i 66 del 2017), mentre l’investimento medio singolo è rimasto invariato a circa 3.700 euro.
L’aumento dell’entità media della raccolta è dovuto anche al fatto che per la prima volta si sono chiuse delle campagne di crowdfunding immobiliare, con una media di 1,1 milioni di euro, molto più dunque della media del settore (7 campagne di successo, di cui 6 su Walliance e una su Concrete, per un totale di 7,7 milioni). Tuttavia, anche al netto del real estate crowdfunding, la raccolta media per campagna di startup e pmi è cresciuta comunque: da 229 mila euro del 2017 ai 265 mila del 2018, grazie anche al maggior numero di investitori per campagna (78 contro 64).
Le prime tre piattaforme per raccolta (Mamacrowd, Crowdfundme e Walliance) hanno contribuito per il 70% della raccolta complessiva. Ma due delle altre sette che hanno chiuso campagne con successo, hanno raccolto più di 2 milioni (Opstart e 200 Crowd) e altre 3 hanno raggiunto o superato il milione (BacktoWork24, Starsup e WeAreStarting). Nel 2017, a superare il milione erano state solo Mamacrowd, Crowdfundme e Opstart.
Le campagne che hanno raccolto più di 500 mila euro sono state 17 (l’anno precedente erano state solo 5 ) per un totale 16,9 milioni (47% della raccolta complessiva), delle quali una (GlasstoPower, su Crowdfundme) sopra i 2 milioni e sei sopra il milione (4 immobiliari su Walliance, e una rispettivamente su Mamacrowd e su 200 Crowd). In generale, di questa speciale classifica fanno parte la già citata Walliance (6 campagne chiuse sopra i 500k), Mamacrowd (5 campagne), BacktoWork24 (2 campagne) e 200 Crowd, Crowdfundme, Concrete e NextEquity con una ciascuna.
L’obiettivo minimo di raccolta delle campagne di successo è stato in media di 159 mila euro contro i 125 mila del 2017. Inoltre, le società hanno mediamente raccolto esattamente il doppio dell’obiettivo minimo (overfunding), con il 98% delle campagne di successo (112 su 114) che ha chiuso in overfunding, mentre nel 2017 erano state l’82% (41 su 50).
Da segnalare infine che lo scorso dicembre sono entrate sul mercato tre nuove piattaforme di cui due generaliste (Crowdinvest e TheBestEquity) e una immobiliare (Concrete). Altre due hanno annunciato il loro ingresso nel primo trimestre 2019.