Sator Private Equity è salito al 100% del brand marchigiano di calzature e abbigliamento femminile L’Autre Chose spa, rilevando il restante 16% del capitale che ancora non possedeva.
Fondata nel 1959 e basata nelle Marche, la società faceva capo alla famiglia Boccaccini, che nel 1987 ha lanciato il marchio L’Autre Chose, partito con le scarpe e poi arricchito con il ready-to-wear e con le borse. Nel luglio 2013 il fondo guidato da Matteo Arpe si era affiancato alla famiglia, rilevando il 49% del capitale di Boccaccini spa, proprietaria di L’Autre Chose (si veda altro articolo di BeBeez) e nell’agosto 2018 il fondo aveva poi acquistato un altro 35% del capitale di Boccaccini, salendo così all’84% della casa di moda che crea, produce e commercializza calzature, abbigliamento e accessori donna (si veda altro articolo di BeBeez).
Il brand, distribuito nei più prestigiosi negozi multimarca italiani e department store internazionali, gestisce anche sette boutique e tre outlet in Italia e all’estero.
Da quando è entrato nel suo capitale il fondo Sator, l’azienda ha iniziato un percorso di rafforzamento ed espansione, ha rinsaldato i legami con i maggiori department store (Rinascente, LuisaViaRoma, Tsum Mosca, Galleries Lafayette, Moda.ru, Bosco dei Ciliegi, Beams, United Arrows e Isetan) e rafforzato il canale e-commerce, lanciato nel settembre 2018 insieme alla piattaforma Farfetch, nell’ottica di una più efficace strategia omnichannel.
L’Autre Chose ha chiuso l’esercizio fiscale 2017-2018 al 31 marzo 2018 con circa 13 milioni di euro di ricavi, realizzati per il 40% all’estero, e prevede una crescita a doppia cifra per l’esercizio corrente; le vendite online incidono per l’11% sul giro d’affari totale. L’esercizio 2016-2017 si era invece chiuso con ricavi per circa 14,5 milioni, ma anche con un ebitda di 342 mila euro e una perdita netta di 1,7 milioni, in presenza di un debito finanziario netto di 4,1 milioni.
Nel 2018 sono stati nominati Alice Carli (manager con oltre 15 anni di esperienza nel settore fashion retail) e Nicolò Beretta (fondatore del marchio Giannico) rispettivamente amministratore delegato e direttore creativo. Alice Carli ha sostituito Erika Filipponi, che ha lasciato l’incarico per intraprendere una nuova esperienza professionale.