Banco Bpm ha annunciato ieri che lo scorso 11 marzo la banca “ha ricevuto delle offerte qualificate per l’acquisto di un portafoglio composto principalmente da crediti derivanti da contratti di leasing classificati a sofferenza, unitamente ai beni immobili o mobili e ai contratti sottostanti” e che il consiglio di amministrazione “ha valutato le offerte ricevute da Credito Fondiario e da Illimity Bank“, che consentono alla banca di proseguire l’azione di derisking fino a un ammontare massimo pari a circa 778 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Il Cda, prosegue la nota della banca, ” ha dato quindi mandato all’amministratore delegato per continuare la negoziazione con i potenziali investitori al fine di individuare un perimetro ottimale che permetta di valorizzare adeguatamente le posizioni da cedere e, quindi, raggiungere i migliori termini e condizioni per la dismissione del portafoglio”.
Lo scorso febbraio Banco Bpm aveva invece cartolarizzato il portafoglio da 7,4 miliardi di euro di NPL del Progetto ACE (si veda altro articolo di BeBeez), passo primo step previsto dall’accordo siglato lo scorso dicembre con Credito Fondiario e il fondo Elliot (si veda altro articolo di BeBeez) che porterà Elliot a sottoscrivere il 95% dei titoli junior della cartolarizzazione, con Credito Fondiario che successivamente comprerà il 70% della piattaforma di gestione dei crediti deteriorati di Banco Bpm e che gestirà come servicer il portafoglio acquisito da Elliott, lo stock residuo degli NPL di Banco Bpm e, nei prossimi 10 anni, l’80% dei nuovi flussi di crediti deteriorati.
A fine 2018, quindi, considerando già gli effetti del progetto ACE, i crediti deteriorati di Banco Bpm erano scesi a quota 11,8 miliardi di euro, quindi già al di sotto del target fissato inizialmente dalla banca per il 2019 a quota 23,2 miliardi (si veda qui la presentazione agli analisti dei risultati 2018).