Ha aperto ieri alle sottoscrizioni Systema Credit Fund, fondo italiano di direct lending per piccole e microimprese lanciato da Confidi Sistema!, Prader Bank e Borsa del Credito (si veda qui il comunicato stampa e qui altro articolo di BeBeez).
Andrea Bianchi, direttore generale di Confidi Systema!, aveva anticipato a BeBeez a fine novembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) che stava “lavorando a un progetto insieme ad altri confidi per creare un nostro veicolo di investimento dedicato sia ai finanziamenti a medio e lungo termine sia ai minibond di piccolissimo taglio”. Il fondo è stato presentato ufficialmente alla stampa ieri al Fintech District di Milano da Mario Comana (Luiss), Lorenzo Mezzalira (presidente di Confidi Systema!), Antonio Lafiosca (coo di Borsa del Credito) e Josef Prader (fondatore di Prader Bank).
L’idea di creare il fondo è stata di Mario Comana, docente di Economia Bancaria alla Luiss, che un anno fa ha pensato a un fondo di direct lending per trasformare il problema dell’accesso al credito da parte delle piccole e microimprese in un’opportunità d’investimento. Il professore ha poi messo in contatto Confidi Systema! e Prader Bank.
Confidi Systema! sarà originator e garante dei finanziamenti, “mentre al momento non è previsto che investa nel fondo. La cosa, però, non è esclusa, se un domani si rivelasse necessaria una partecipazione del confidi per raggiungere il target di raccolta“, ha detto Bianchi a BeBeez a margine della presentazione. Un primo closing sarà annunciato a 30 milioni, mentre il target finale è stato fissato a 50 milioni. Tuttavia, visto che, man mano che arriveranno i rimborsi dei finanziamenti, questi saranno reinvestiti fino alla scadenza del fondo, si creerà un moltiplicatore della potenza di fuoco del fuoco oltre i 50 milioni.
Il fondo è destinato a investitori qualificati e professionali e ha una soglia minima di investimento di 500 mila euro e commissioni di gerstione (TER) dell’1,41%. Quanto ai finanziamenti, questi avranno un importo compreso fra 30 mila euro e 1 milione, avranno scadenza sino a 60 mesi e struttura amortizing e saranno erogati ad aziende o professionisti aderenti a Confidi Systema!, le cui domande di prestito saranno state preventivamente analizzate e approvate dal confidi. Quest’ultimo, poi, si diceva coprirà tutti i prestiti con la sua garanzia per un valore pari ad almeno il 75% dell’importo dei finanziamenti erogati, con la garanzia concessa che potrà variare a seconda dell’entità target finanziata.
Il portafoglio sarà costituito investendo sulla piattaforma BorsadelCredito.it in circa 90 prestiti al mese per i primi 12 mesi per un totale di 1112 posizioni alla fine del primo anno e per un totale complessivo di 4141 prestiti (circa 500 prestiti all’anno). Questi grandi numeri saranno permessi dall’accordo con Borsa del Credito, che metterà a disposizione del fondo i suoi sistemi di machine learning e AI per le valutazioni delle richieste di finanziamento. Le imprese che chiederanno denaro in prestito riceveranno delle risposte con date certe in tempi veloci e il finanziamento sarà erogato in pochi giorni lavorativi. Il rendimento target del fondo al lordo dei costi del rischio di credito e al netto di tutti i costi di gestione e amministrazione è del 4,01% (3,43% netto).
Advisor di gestione del fondo sarà Prader Bank, che nel settore ha già un’esperienza nella gestione del fondo Euregio minibond, gestito da PansPlan sgr. Il fondo Systema Credit Fund sarà invece gestito da ART sgr, la società di gestione controllata dalla stessa piattaforma BorsadelCredito.it, che a sua volta già gestisce il fondo Colombo, lanciato nell’ottobre 2017 con il supporto degli stessi azionisti di BorsadelCredito.it (il fondo di venture capital P101, Azimut Enterprises Holding, Gc Holding, che controlla la società di spedizioni Italmondo) sempre per investire sui prestiti in offerta sulla piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez). In entrambi i casi la banca depositaria è Caceis.
A differenza che nel caso del fondo Colombo, Borsa del Credito nel caso di Systema Credit Fund coinvolge un altro advisor, un diverso originator e una garanzia consortile. Lafiosca ha commentato: “Il nostro obiettivo è sviluppare con intensità questo tipo di partnership che rappresentano il futuro del fintech e, nel nostro contesto, un nuovo modello di credit-as-a-service, dove le piattaforme hanno un ruolo cruciale per abilitare modelli operativi e di business distintivi e unici sul mercato del credito alle pmi”.