Clessidra Capital Credit sgr, attraverso i suoi fondi Restructuring Fund e Restructuring Parallel Fund, ha acquisito dalla famiglia Menegoli il 100% del capitale della società veronese Iscom, attiva nella progettazione e realizzazione di coperture metalliche destinate a edifici di grandi dimensioni sia pubblici che privati (si veda qui il comunicato stampa).
L’importo dell’operazione non è stato reso noto e le parti in causa, sentite da BeBeez, non hanno voluto fornire neanche un range indicativo.
New Deal Advisors, società indipendente specializzata nella consulenza e servizi a supporto di operazioni straordinarie, ha assistito Clessidra sotto il profilo della financial due diligence, mentre lo studio Chiaravalli Reali & Associati ha effettuato la tax due diligence (si veda qui il comunicato stampa).
L’azienda, fondata nel 1964 con l’acronimo di Isolanti e Coperture Menegoli, dal nome del suo fondatore e attuale presidente Fabio Menegoli, ha completato così il proprio piano di risanamento iniziato tre anni fa (si veda altro articolo di BeBeez) e rivisto l’anno scorso. Nel 2021 era stato sottoscritto un piano che aveva visto l’adesione dei principali creditori finanziari, ovvero Clessidra Restructuring Fund, illimity, Banco BPM, Credem e Hypo Tirol Bank, in base al quale Clessidra era diventato il principale creditore di Iscom grazie all’acquisto della maggioranza dei crediti dalle banche finanziatrici. A BeBeez risulta che l’indebitamento complessivo nei confronti del ceto finanziario fosse pari all’epoca a 25 milioni di euro, di cui 13 milioni solo verso Clessidra. Nel 2023, quando il debito residuo era sceso a 18 milioni, è stato come detto poi rivisto il piano, concluso ora con lo scorporo di alcune attività non core, come la Società agricola Poggio S. Cecilia spa, con l’acquisizione dell’intero capitale da parte di Clessidra e con il contestuale rifinanziamento dell’indebitamento della società.
Con l’intervento della sgr, Iscom adesso ha quindi le risorse finanziarie funzionali all’implementazione del business plan e l’attuale management della società, affiancato dal team di investimento di Clessidra, continuerà a gestire l’azienda, garantendo continuità al percorso di crescita avviato, fanno sapere le parti coinvolte nell’operazione.
Iscom, pioniera dal 1970 in Italia nell’impiego delle leghe di alluminio nelle coperture e nei rivestimenti in lamiera grecata, è conosciuta in particolare per il brand Riverclack, un sistema di copertura metallico brevettato nel 1987, che ha superato le problematiche insite nelle coperture metalliche tradizionali, apprezzato per la sua resistenza, il design e la facilità di installazione, scelto da grandi architetti internazionali per realizzazioni in Italia e in tutto il mondo, come per le coperture delle Fiere di Milano, di Roma e di Bergamo, del Mapei Stadium, per il tetto del nuovo Roland Garros, per la cupola della grande Moschea di Algeri, per i terminal degli aeroporti di Ankara, Istanbul e Izmir in Turchia, di Bogotà e Santa Marta in Colombia e di Hurgada in Egitto. Il sistema Riverclack è utilizzato anche nei centri commerciali e negli edifici industriali e residenziali.
Nel 2023 la società ha registrato un fatturato di circa 25,3 milioni di euro, in crescita del 39,3% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di quasi 2,6 milioni e un indebitamento finanziario netto di oltre 11,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
“Questa operazione conferma ulteriormente la nostra capacità di supportare le aziende nei loro piani di rilancio, sia come creditori che come azionisti. Dal nostro ingresso come creditori della società nel 2021, abbiamo riconosciuto il grande potenziale di Iscom, che ha dimostrato di essere un asset resiliente con una forte componente tecnologica e ingegneristica, ampiamente apprezzata dai clienti. Grazie a questa operazione, Iscom tornerà in bonis e potrà proseguire nel suo ambizioso progetto di crescita. Siamo convinti che il nostro investimento potrà accelerare questa traiettoria, contribuendo alla creazione di valore per tutti gli stakeholder”, ha commentato Mario Fera, amministratore delegato di Clessidra Capital Credit.
“L’accordo raggiunto con Clessidra, partner di assoluto rilievo nel panorama dei fondi di investimento, consentirà a Iscom di avere un socio solido che assicurerà alla società e a tutti gli stakeholders la continuazione del piano di sviluppo già avviato”, ha aggiunto Menegoli.
Il gruppo finanziario Clessidra, che fa capo alla quotata Italmobiliare della famiglia Pesenti tramite Clessidra Holding, è un gestore alternativo con 1,5 miliardi di euro di asset in gestione, attivo attraverso Clessidra Private Equity sgr, Clessidra Capital Credit e Clessidra Factoring. Clessidra Capital Credit gestisce in particolare i fondi di special situations e corporate credit. Dall’avvio della sua operatività, sono stati effettuati quattro disinvestimenti e quattro nuovi investimenti, impiegando circa il 90% della nuova finanza raccolta. Il portafoglio dei due fondi Restructuring Fund e Restructuring Parallel Fund è oggi composto da crediti e partecipazioni in equity verso dodici aziende italiane con processi di rilancio industriale in atto (si veda qui il portafoglio). L’ultimo investimento risale allo scorso mese di ottobre, quando la sgr ha rilevato una quota di minoranza di OMA, controllata dalla famiglia Pepe, attiva nello stampaggio e nella lastratura di particolari in lamiera dedicati a produzioni di autovetture di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez).