L’85% dei creditori del produttore di funghi Merlini (compresa l’Agenzia delle Entrate di Verona) ha approvato il suo piano di risanamento e il concordato preventivo in continuità (si veda qui il comunicato stampa). Merlini è stata assistita nella redazione del piano dallo Studio Porcaro Commercialisti & Avvocati e dallo Studio Iura Avvocati Associati.
La società aveva richiesto il concordato preventivo in continuità al Tribunale di Verona, che l’aveva ammessa il 18 aprile scorso (si veda Il Nordest Quotidiano).
La proposta concordataria prevede, a fronte di un indebitamento complessivo di circa 18 milioni di euro, il rimborso di 9,3 milioni circa in un termine di cinque anni dall’omologazione della procedura. Le risorse finanziarie da destinare al rimborso dei creditori provengono per 4,1 milioni circa dalla dismissione di asset non strategici (per i quali sono già pervenute proposta di acquisto) e per il 4,6 milioni circa dai flussi di cassa che la società produrrà nei cinque anni di piano a seguito della ristrutturazione aziendale. E’ inoltre prevista l’immissione di finanza esterna prededucibile da parte dei soci per circa 0,6 milioni di euro.
“Il voto dell’Agenzia delle Entrate/Riscossione vale il 6% circa dei creditori ed è la prima volta che vedo l’Agenzia delle Entrate di Verona votare una transazione fiscale ove si propone lo stralcio dei crediti tributari privilegiati d il pagamento nella misura del 22,30% in cinque anni”, ha sottolineato Matteo Creazzo, dello Studio Iura Avvocati Associati. Sono inoltre giunte “manifestazioni di interesse rispetto a possibili ipotesi di partnership con la Merlini, da parte di operatori del settore italiani. Dopo l’omologa, proseguiranno le trattative in modo che si crei, per la nostra società, la possibilità di acquisire clienti in tutto il mondo e rilanciare l’export”, ha dichiarato Davide Merlini. Grazie all’approvazione del piano, che prevede la prosecuzione dell’attività, è stato possibile sia dare continuità ai livelli occupazionali sia preservare i valori aziendali. La procedura proseguirà sotto il controllo del Commissario Giudiziale Emanuela Rolando.
La Merlini è stata fondata nel 1922 da Riccardo Merlini, padre dell’attuale proprietario, che aveva aperto un piccolo laboratorio nel centro storico di Verona. L’azienda oggi ha sede a Sommacampagna (Verona) e opera nella lavorazione di prodotti vegetali, in particolare funghi porcini che sono commercializzati secchi, freschi, conservati, surgelati, liofilizzati.
La società a partire dal 2012 aveva risentito della crisi congiunturale del settore ortofrutticolo la quale, contestualmente a investimenti onerosi sostenuti tra il 2008 e il 2013 ha generato un decremento di fatturato pari a circa il 55% tra il 2013 e il 2015 e una perdita d’esercizio già nell’esercizio 2014. Merlini ha poi chiuso il 2017 con un fatturato di 10 milioni di euro e un ebitda di 700 mila euro.