Il gruppo di costruzioni quotato in Borsa Astaldi ha aggiornato il suo piano concordatario (si veda qui il comunicato stampa). L’aggiornamento tiene conto sia dei rilievi formulati dal Tribunale di Roma, sia degli eventi successivi al deposito lo scorso 14 febbraio del piano concordatario e della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale, ai sensi degli artt. 160, 161 e 186-bis della Legge Fallimentare (si veda altro articolo di BeBeez).
In particolare, negli aggiornamenti al piano sono stati forniti maggiori dettagli sulle modalità di segregazione del patrimonio destinato ai creditori chirografari e sull’aumento di capitale di Astaldi spa. A questo proposito, Salini Impregilo lo scorso 18 giugno ha confermato formalmente l’interesse a proseguire il rafforzamento patrimoniale, finanziario ed economico di Astaldi, nel contesto del più ampio Progetto Italia e dell’operazione di sistema ad esso sottesa. All’interno del progetto, la soluzione della procedura concordataria di Astaldi riveste un ruolo centrale. Salini Impregilo avrebbe già avviato i primi contatti e colloqui con alcuni grandi gruppi delle costruzioni coinvolti nel Progetto Italia, tra cui Pizzarotti e dovrebbe presentare entro il 15 luglio prossimo l’offerta vincolante per salvare Astaldi (si veda altro articolo di BeBeez).
Si calcola che per consolidare il traballante settore delle costruzioni ci vorranno oltre 500 milioni di euro. L’amministratore delegato di Salini Impregilo, Piero Salini, lo aveva fatto capire in occasione dell’assemblea di bilancio lo scorso 24 aprile. Salini non aveva fatto numeri precisi, ma è questa la cifra che circola sul mercato, come somma dei 225 milioni di euro dell’aumento di capitale previsto per Astaldi e di altri 300 milioni circa del prospettato aumento di capitale della stessa Salini, in modo tale da poter finanziare ulteriori acquisizioni. E sarebbe appunto qui, come sottoscrittore dell’aumento di Salini, che interverrebbe Cassa Depositi e Prestiti (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che Cdp ha inviato una comfort letter al Consiglio di amministrazione di Salini Impregilo a sostegno della sua offerta per Astaldi pochi giorni dopo la sua domanda di ammissione al concordato. La lettera di Cdp è simile a quelle delle banche ed esplicita “l’interesse a esaminare un approfondimento del piano” (si veda altro articolo di BeBeez).