Anche il ramo britannico di Stefanel ha fatto ricorso alla procedura di amministrazione straordinaria e liquiderà definitivamente le sue attività sul territorio inglese. Lo si legge nella dichiarazione periodica fornita dalla griffe a Consob lo scorso 28 giugno (si veda qui l’ultimo comunicato di informativa mensile al mercato).
Nel dettaglio, si legge nella nota, “in data 25 giugno 2019, la sezione fallimentare specializzata della High Court of Justice di Londra, a seguito di specifica istanza di insolvenza formulata da Stefanel (UK) Limited (controllata inglese del gruppo Stefanel), ha nominato i nuovi amministratori di detta società conferendo loro il potere di gestire i relativi asset nel miglior interesse dei creditori, ivi inclusa la società”. Originariamente il marchio trevigiano possedeva negozi a Manchester, Birmingham, Cardiff e Guildford. A oggi, i negozi in Regno Unito sono rimasti due, entrambi situati in importanti aree commerciali di Londra: uno a Covent Garden e un altro a Regent Street, aperto nel 2015.
Stefanel aveva annunciato a inizio giugno di aver deliberato di rinunciare alla procedura di concordato preventivo con riserva avviata il 14 dicembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), e dunque al deposito del piano e della proposta concordataria nel termine ultimo fissato dal Tribunale di Treviso al 14 giugno. Contestualmente il gruppo aveva annunciato di aver avviato l’iter per l’amministrazione straordinaria tramite il deposito dell’istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza presso il tribunale (si veda altro articolo di BeBeez).
Nella nota diffusa nei giorni scorsi si legge che “in data 12 giugno 2019 è stata deposita presso il Tribunale di Treviso un’istanza di rinuncia alla procedura di concordato preventivo e, parallelamente, è stata depositata presso il Tribunale di Venezia un’istanza per la dichiarazione dello stato di insolvenza della società, propedeutica alla prospettata ammissione della stessa alla procedura di amministrazione straordinaria. A seguito del deposito della predetta istanza, il Tribunale di Venezia ha disposto per il 2 luglio p.v. la convocazione della società e di un rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico, ai fini della dichiarazione dello stato di insolvenza”, propedeutica all’avvio dell’iter per la procedura di amministrazione straordinaria.
Intanto lo scorso 6 giugno 2019, preso atto della situazione, Borsa Italiana ha disposto la sospensione a tempo indeterminato dalle negoziazioni dei titoli di Stefanel a Piazza Affari.
A fine aprile il debito finanziario netto consolidato del gruppo Stefanel era di 88,36 milioni di euro, dagli 88 milioni a fine dicembre 2018 (si veda qui l’ultimo comunicato di informativa mensile al mercato).
Stefanel era finita in crisi già nel 2016 e nel settembre 2017 i due fondi Oxy Capital e Attestor Capital avevano sottoscritto un aumento di capitale da 10 milioni di euro nell’ambito di un accordo di ristrutturazione del debito omologato dal Tribunale di Treviso nell’ottobre 2017. A valle di quell’aumento di capitale, Attestor e Oxy, tramite il veicolo River Tre srl, avevano acquisito il 71% del capitale, con Giuseppe Stefanel che aveva mantenuto una minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Il loro piano di rilancio si era però scontrato con un contesto generale di calo gli acquisti di abbigliamento e con la crescita dell’e-commerce.