Sono finalmente iniziati il 17 settembre scorso i lavori di ampliamento di H-Campus, il campus di H-Farm di Ca’ Tron (Treviso), destinato a diventare il maggiore polo di innovazione in Europa, in grado di ospitare complessivamente oltre 3 mila persone, tra studenti, giovani startupper, docenti, imprenditori e manager (si veda qui il comunicato stampa).
Alla cerimonia della posa della prima pietra sono intervenuti: Luca Zaia, presidente della Regione Veneto; Riccardo Donadon, fondatore e ad di H-Farm; Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni; Mauro Sbroggiò, ad di Finint Investments sgr; Marco Sangiorgio, direttore generale di CDP Investimenti sgr; Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia; Pieranna Zottarelli, sindaco di Roncade; Claudio Grosso, sindaco di Quarto d’Altino e Alberto Minali, ad di Cattolica Assicurazioni.
La partenza del progetto di costruzione del Campus, che nei piani iniziali doveva essere aperto e inaugurato per l’autunno del 2018, era stata fatta slittare di un biennio dalla Regione Veneto con conseguenti problemi che hanno comportato impatto di costi e tempi molto più ampi di quanto inizialmente preventivato (si veda altro articolo di BeBeez e qui il comunicato stampa sul bilancio 2018). Finalmente lo scorso giugno la Commissione di Valutazione di Impatto ambientale (VIA) della Regione Veneto ha accertato la compatibilità ambientale del progetto H-Campus, conferendo così parere favorevole all’intervento edilizio (si veda qui il Decreto).
L’operazione H-Campus era stata varata nel febbraio del 2017 e finanziata da un nuovo fondo immobiliare chiuso, non speculativo, denominato Ca’ Tron – H-Campus, gestito da Finint Investments sgr e sottoscritto da Cattolica Assicurazioni (56% del patrimonio), da CDP Investimenti sgr (40, tramite il fondo FIA 2 Smart housing, Smart working, Education & Innovation) e da Ca’ Tron Real Estate, la società dei fondatori di H-Farm, che detiene il restante 4% (si veda altro articolo di BeBeez).
Il progetto prevede investimenti per oltre 101 milioni di euro, di cui 60 milioni per il campus e oltre 41 milioni per l’acquisizione di immobili esistenti e terreni. Il fondo ha una dotazione di equity di 80 milioni e prevede anche il reperimento di nuova finanza, con una linea capex con un outstanding massimo di 16 milioni di euro (si veda qui la scheda del fondo). Il fondo ha una durata di 25 anni e la struttura dell’investimento prevede la messa reddito del nuovo campus e degli altri immobili oggetto di investimento, che saranno affittati a H-Farm spa per 30 anni, con un rendimento iniziale del canone di locazione pari al 4%, che sarà innalzato con periodicità minima quinquennale.
H-Campus sorge nel cuore del Parco Naturale del Sile, a Ca’ Tron (Treviso), una delle più grandi tenute agricole a corpo unico d’Italia di Cattolica Assicurazioni, che si affaccia sulla laguna di Venezia. La sua posizione strategica rispetto alle principali città del nord-est lo colloca ad appena 12 km dall’aeroporto di Venezia-Marco Polo, 20 km da Treviso e 50 km da Padova. Occupa una superficie di 51 ettari e ospiterà fino a 3.000 persone.
L’ampliamento, di cui solo il 10% edificato, prevede la realizzazione di 13 nuovi edifici dedicati alla formazione, al mondo delle startup e delle imprese per un totale di 30.000 mq di superficie coperta, interamente a cubatura zero, grazie al recupero di volumi di strutture in stato di abbandono e all’abbattimento di una ex base militare della zona. Saranno edificati, tra gli altri, uno studentato in grado di accogliere quasi 250 studenti, un centro sportivo di circa 7.000 mq complessivi che comprende anche uno skate-park e una pista per l’atletica leggera.
L’edificio più iconografico e centrale del campus che ospiterà una biblioteca, un auditorium e un ristorante è stato progettato dall’architetto Richard Rogers, autore del Centre Pompidou a Parigi. Lo spazio restante sarà adibito a parco attrezzato con oltre 27 ettari di territorio di area boschiva aperti al pubblico in cui verranno piantumati circa 3.500 nuovi alberi e piante. Grazie a convenzioni studiate appositamente, tutti i residenti dei comuni limitrofi potranno accedere alle strutture sportive, agli spazi verdi, ai servizi e agli eventi culturali.