NB Aurora ha annunciato ieri che coinvestirà con NB Renaissance Partners (NBRP) in Rino Mastrotto Group. Nello specifico, NB Aurora comprerà da NB Renaissance una quota dell’11% del capitale di Rio Mastrotto per 20 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). La quota comunque è soggetta a possibili variazioni per NB Aurora, sia in difetto che in eccesso, derivanti da un’apposita procedura di aggiustamento del prezzo prevista nel contratto di acquisizione.
L’accordo si inserisce nell’ambito dell’operazione di acquisizione del 70% di Rino Mastrotto Group da parte di NB Renaissance Partners, annunciata al mercato lo scorso 5 agosto 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stata la famiglia Mastrotto, che aveva mantenuto una minoranza, con Rino Mastrotto che era stato confermato alla presidenza, il figlio Matteo che è rimasto amministratore delegato e la figlia Barbara responsabile delle divisione automotive.
Quell’operazione era avvenuta sulla base di un enterprise value di circa 300 milioni. Il gruppo ha chiuso il 2018 con circa 320 milioni di euro di ricavi e 45 milioni di ebitda, dopo aver chiuso il 2017 con circa 299 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 35,1 milioni e un debito finanziario netto di 42,4 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Il gruppo Rino Mastrotto ha sede a Trissino (Vicenza) e opera nel settore della concia e della lavorazione delle pelli per il settori automotive, arredamento e calzature. Opera un modello di business integrato che copre tutti i cicli del trattamento della pelle, dall’approvvigionamento di pelli grezze alla concia, riconcia e rifinizione. In Italia, il gruppo opera tramite quattro unità produttive: Calbe/Brusarosco, specializzata nella produzione di pelli per autoveicoli, Basmar e Pomari, entrambe specializzate nella produzione di pelli di altissima qualità per le principali case di moda, e Galassia, focalizzata in alcune lavorazioni per le altre unità del Gruppo.
All’estero, Rino Mastrotto Group detiene uno stabilimento produttivo in Svezia (Elmo) e uno in Brasile (Bermas), entrambi dedicati sia al settore automotive che arredamento, oltre ad una joint-venture in Messico specializzata nel taglio di pelli finite. Oggi Rino Mastrotto Group impiega oltre 850 persone e vende in 60 paesi generando circa il 60% del fatturato all’estero. L’esposizione internazionale aumenta ad oltre l’80% se si considera che molti clienti del Gruppo sono case di moda che producono in Italia, ma esportano la maggior parte dei loro articoli in tutto il mondo.
Nel maggio 2017 aveva emesso un minibond da 12 milioni per sostenere il business plan al 2020, che prevede l’ampliamento e la riorganizzazione degli impianti produttivi oltre all’ampliamento del processo di internazionalizzazione, che mira al consolidamento della leadership con particolare focus ai mercati europeo, americano e asiatico. Il titolo, che ha scadenza a fine 2023 con struttura amortizing a partire dal 2020, è stato sottoscritto da una decina di soggetti tra cui fondazioni, fondi pensione e banche. Arranger della società per l’operazione era stata Banca Finint.