Cdp ha concesso il suo primo finanziamento in valuta locale in Cina, per un valore di 393 milioni di renmimbi (50 milioni di euro). La linea di credito è a favore di Deutz Fahr Machinery Co. Ltd., società cinese controllata dal gruppo italiano SDF (SAME-Deutz Fahr), uno dei principali produttori di trattori, macchine da raccolta e motori diesel al mondo, con i marchi SAME, Lamborghini Trattori, Hürlimann, Deutz-Fahr e Grégoire. Bank of China Milan branch ha agito in qualità di facility agent nella transazione, mentre lo studio legale Ashurst ha assistito Cdp nel finanziamento (si veda qui il comunicato stampa di Cdp e qui quello dell’advisor legale).
Le risorse saranno destinate a supportare la crescita del gruppo Sdf in Cina a sostegno di interventi volti a potenziare le linee di produzione, rinnovare impianti e macchinari e sviluppare nuovi prodotti. Controllato dalla famiglia Carozza e guidato dal ceo Lodovico Bussolati, SDF ha chiuso il bilancio consolidato 2018 con 1,37 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 123 milioni e un utile netto di 42 milioni di euro (dai 26 milioni del 2017) (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione è stata possibile grazie alle risorse raccolte con l’emissione del primo Panda Bond da 1 miliardo di renmimbi. La People’s Bank of China ha dato il via libera a Cdp per emissioni per un massimo complessivo di 5 miliardi di renmimbi. L’autorizzazione è arrivata lo scorso luglio, contestualmente all’assegnazione del rating AAA con outlook stabile alle obbligazioni in questione da parte dell’agenzia di rating cinese China Chengxin International Credit Rating Co. Ltd (si veda altro articolo di BeBeez). Cdp è stato il primo emittente italiano, nonché il primo Istituto nazionale di promozione europeo, a emettere obbligazioni in valuta locale.
Il programma di emissioni di Panda Bond si affianca a un accordo di coinvestimento con la Peoples’a Bank of Cina per un valore complessivo di 4 miliardi di renmimbi su un orizzonte di medio-lungo termine e sulla base di un controllo del rischio di ogni singola operazione di co-finanziamento. L’accordo prevede, infine, che Cdp e People’s Bank of China possano continuare a collaborare per l’individuazione di potenziali opportunità di cooperazione in determinati prodotti e settori in cui operano le imprese italiane in Cina quali export, corporate finance e infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez). Cdp può quindi ora offrire finanziamenti alle imprese italiane già attive o interessate a operare in Cina, con risorse raccolte dall’emissione dei Panda Bond.
Il Gruppo Cdp vanta già una forte presenza in Cina, con oltre 60 società partecipate direttamente o indirettamente, che generano oltre 3 miliardi di euro di fatturato e gestiscono circa 50 impianti produttivi e uffici nelle principali città del Paese. Inoltre, ha attratto 2,5 miliardi di investimenti cinesi in società da essa partecipate.
Ricordiamo che ieri è iniziato a Tianjin, in Cina, il terzo Forum PMI, organizzato nell’ambito del Business Forum Italia-Cina (BFIC) sotto la presidenza di Cdp e Bank of China, in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico italiano e il Ministero del Commercio cinese e con il supporto di Confindustria, Agenzia ICE e ABI. L’evento è un’attività chiave nella collaborazione economico-finanziaria tra Italia e Cina, per cui il piano industriale di Cdp prevede di mobilitare 83 miliardi di euro nel 2019-2021. Il BFIC è stato fondato nel 2014 dai governi italiano e cinese con l’obiettivo di promuovere le relazioni economiche tra i due Paesi. E’ attualmente presieduto da Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Cdp, e da Liu Liange, presidente di Bank of China.
(Articolo modificato mercoledì 2 ottobre 2019 alle ore 15.40. Si aggiunge l’advisor legale di Cdp nell’operazione)