L’emittente tv Reteconomy è stata ammessa lo scorso 24 settembre al concordato con riserva dal Tribunale di Torino (si veda qui il decreto di ammissione). Il concordato era necessario perché “a fine giugno ci sono stati contatti con nuovi acquirenti che vorrebbero continuare l’attività e valorizzare gli asset di Reteconomy”, creando una newco per affittare il ramo d’azienda televisivo, recita il ricorso della legale Stefania Farini.
Il giudice delegato Cecilia Marino ha stabilito che Reteconomy ha tempo fino al 27 ottobre per presentare la sua proposta definitiva di concordato preventivo o in alternativa una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debito. L’avv. Edith Lo Mundo è stata nominata commissario giudiziale. Inoltre, la rete tv dovrà depositare entro il 15 ottobre la sua situazione finanziaria aggiornata. Secondo il bilancio del 2017, la società aveva ricavi per 755 mila euro, un ebitda negativo di 558 mila euro, una liquidità netta di 118 mila euro e una perdita di 329 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Reteconomy trasmette i suoi programmi sul canale 512 di Sky e sul canale 260 del DTT. E’ stata fondata nel 2011 a Torino ed è dedicata ai temi dell’economia, del lavoro e del fisco. E’ stata rilevata nel 2017 dall’imprenditore vigevanese Franco Cappiello che l’ha comprata dalla cuneese Open Dot Com. Nel 2018 Reteconomy aveva raggiunto un accordo di opzione d’acquisto con Blue Financial Communication (BFC), casa editrice finanziaria quotata all’Aim Italia e con sede a Milano e Londra. L’opzione, esercitabile sino al prossimo 31 dicembre 2019, non includeva Bike Channel, l’altro canale televisivo di Capiello (si veda qui il comunicato stampa). A maggio, però, BFC ha deciso di non esercitare l’opzione.