La conglomerata cinese Fosun sta pensando di aumentare la sua quota in Banco Bpm e di diventare quindi il principale azionista della banca. Lo riferisce il quotidiano romano Il Messaggero, secondo cui Hua Sun, managing director e vicepresident di Fosun Servicing Finance, il braccio finanziario di Fosun, specializzato in investimenti in banche, finanziarie e fintech, sarebbe a Milano a incontrare vati esponenti della finanza milanese, grazie a un banchiere che conosce bene il settore e la ex Bpm. A ciò si aggiunge che Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Bpm, è stato in Cina circa un mese fa a incontrare gli investitori istituzionali, compresi in vertici di Fosun.
Quest’ultima attualmente detiene l’1,5% di Banco Bpm. Le partecipazioni superiori al 3% segnalate da Consob al 17 giugno 2019 sono dei gestori londinese Capital Research and Management Company (4,99%) e americano Invesco (4,71%). Il rinnovo del Consiglio di amministrazione della banca è previsto per aprile 2020.
Fosun è controllato da tre magnati cinesi e da Alibaba. Basato a Shanghai, ha una capitalizzazione di 10 miliardi di euro e una liquidità di 14 miliardi. In Italia Fosun, tramite la divisione real estate Fosun Hive, nel luglio 2015 ha acquistato Palazzo Broggi, ex sede del Credito Italiano in Piazza Cordusio a Milano. Il progetto di riqualificazione di Palazzo Broggi presentato l’8 maggio scorso prevede la sua trasformazione nel polo retail The Medelan. con un investimento di 100 milioni di euro, portando quindi complessivamente l’impegno per Fosun sull’immobile a quota 450 milioni. (si veda altro articolo di BeBeez).
Inoltre nel luglio scorso Fosun ha comprato la maggioranza di Tenax Capital, la boutique di asset management specializzata in investimenti in financial equity, private debt di pmi, e insurance link securities con sede a Londra e sinora controllata interamente dal fondatore Massimo Figna (si veda altro articolo di BeBeez).
Prima di Fosun, People’s Bank of China, che è la banca centrale di Pechino, aveva investito fino al 2% del capitale tra gli altri in Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Generali, Eni ed Enel.