Si è conclusa come atteso prima della fine del 2019 la nuova cartolarizzazione di Npl originati dalle banche socie della Luigi Luzzatti spa, la società nata a fine 2017 sotto l’ombrello di Assopopolari e battezzata così in onore del fondatore del sistema del credito cooperativo in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Dodici banche socie della Luigi Luzzatti a fine dicembre 2019 hanno infatti cartolarizzato 826,7 milioni di euro di Npl (si vedano qui la nota di Banca di Asti, qui il comunicato stampa di Prelios, qui quello dei legale e qui quello di DBRS). L’operazione era attesa dall’aprile 2019 su un portafoglio complessivo compreso tra 500 milioni e un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
I crediti (di cui il 58,6% sono garantiti) sono stati ceduti al veicolo POP NPLs 2019 srl da parte di: Banca Agricola Popolare di Ragusa (che da sola ha ceduto 402 milioni di euro, si veda qui il comunicato stampa e altro articolo di BeBeez), Banca di Credito Popolare, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Cassa di Risparmio di Asti, Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli, Banca di Cividale, Banca di Piacenza, Banca Popolare Pugliese, Banca Popolare del Lazio, Banca Popolare del Frusinate, Banca Popolare di Fondi, Banca del Sud. Nell’ambito della cartolarizzazione, Luzzatti ha svolto il ruolo di coordinatore delle banche partecipanti e Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. ha coordinato le attività di regolamento dei titoli tra le banche partecipanti all’operazione. JP Morgan è stata l’arranger, Prelios Credit Servicing quello di master servicer mentre Prelios Credit Solutions e Fire sono state nominate special servicer. All’operazione hanno partecipato anche l’advisor KPMG Advisory, lo Studio Legale RCCD, lo Studio Legale Orrick, BNP Paribas Securites Services, Securitisation Services (Gruppo Finint) e Zenith Service.
L’operazione costituisce un ulteriore passo avanti del mercato italiano di banche medio-piccole, in quanto si tratta di una cartolarizzazione multi-originator con rating di Npl, originata da banche in larga prevalenza indipendenti, non collegate tra loro da rapporti di tipo societario, commerciale o di altra natura. Nel dettaglio, il veicolo di cartolarizzazione ha emesso 3 tranche di notes ABS:
- una senior (classe A) di 173 milioni, corrispondente al 21% del valore lordo esigibile, dotata di rating BBB da parte delle agenzie DBRS e Scope Ratings, per cui sarà richiesta la GACS;
- una mezzanine (classe B) di 25 milioni, corrispondente al 3% del valore lordo esigibile, dotata di rating CCC da parte di DBRS e Scope Ratings;
- una junior, non dotata di rating, pari a 5 milioni.
In totale, le notes dotate di rating sono pari al 24% del valore lordo esigibile. DBRS ha assegnato rating BBB (sf) alla tranche senior e CCC (sf) a quella mezzanine. La maggior parte dei crediti in portafoglio (circa il 79,8% del valore lordo) è risultata in default dopo il 2010, in particolare tra il 2014 e il 2015 (23,2% del valore lordo). Circa il 58,6% del valore lordo è garantito, di cui circa il 95,6% con un’ipoteca di primo grado. Alla data di chiusura, le garanzie reali sono fortemente concentrate nelle regioni del Sud e delle Isole. L’operazione beneficia di 19,6 milioni di euro di incassi recuperati tra la cut-off date del 31 dicembre 2018 e il 29 novembre 2019, che saranno distribuiti in base alla priorità dei pagamenti alla prima data di pagamento degli interessi.
Le note senior saranno ritenute pro-quota dalle banche originator, in attesa di conferma della GACS da parte del MEF, e avranno una remunerazione pari al tasso euribor 6 mesi più 30 punti base, incorporando il premio dovuto per la garanzia dello Stato. Il rendimento della classe mezzanine è pari al tasso euribor 6 mesi più il 9,5%, in linea con le attese di mercato e con il livello di rating associato. Inoltre, la struttura della cartolarizzazione permetterà di implementare una Reoco.
“La GACS continua a dimostrarsi lo strumento migliore e più trasparente per ridurre l’esposizione delle banche sugli NPL: massimizza il valore di uscita dagli NPL e minimizza l’impatto sul capitale. Questo strumento ha contribuito significativamente alla riduzione dello stock di NPL netti, circa -63% negli ultimi quattro anni, liberando capitale da destinare alla attività caratteristica delle banche, ovvero finanziare le imprese. Prelios a oggi gestisce 13 delle operazioni di cartolarizzazione con garanzia pubblica avviate negli ultimi quattro anni”, ha spiegato Marco Monselesan, director portfolio management & NPL underwriting di Prelios Credit Servicing.
La cartolarizzazione è la seconda effettuata dalle banche popolari socie della Luzzatti ,dopo quella effettuata da POP NPLs 2018, conclusasi a fine 2018. Quest’ultima, che aveva sempre previsto il ricorso alla Gacs per la tranche senior, aveva riguardato un portafoglio di Npl da circa 1,7 miliardi di euro (73,4% secured e 26,6% unsecured) originati da 14 banche popolari. La fetta più importante del portafoglio di Npl proveniva da Banca Popolare di Bari, che aveva ceduto 800 milioni di euro lordi, come riferito nella semestrale pubblicata a metà agosto 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che nel novembre 2019 le banche socie hanno siglato un patto di collaborazione su Npe e fintech (si veda altro articolo di BeBeez). L’accordo prevede la creazione di una società di servizi comune attiva su temi regolamentari, fiscali, contabili; la costituzione di un fondo di sostegno per agevolare la liquidabilità dei titoli e collaborazioni in ambito fintech. La collaborazione nella gestione degli Npe prevede: strumenti per valutazione portafogli, creazione di una workout unit, realizzazione di un fondo per il rifinanziamento delle esposizioni Utp, costituzione di una società per la promozione delle aste immobiliari.